United World Project

Workshop

Gerusalemme, “Be the bridge”

 
20 Aprile 2013   |   , ,
 

 

Essere ponti, dunque, gettare ponti di fraternità sulla linea dello United World Project (Progetto Mondo unito) che proprio al Genfest ha mosso i suoi primi passi. In questi mesi in diversi punti del pianeta, molti giovani hanno proseguito il cammino, cogliendo la “fraternità in atto” nel vissuto proprio e circostante, intensificando attività ed iniziative per sensibilizzare la pubblica opinione nei propri paesi, contribuendo come cittadini attivi a realizzare una cultura di pace e dialogo, dove la diversità e multiculturalità siano benvenute. Come a Chicago, dove i Giovani per un Mondo Unito insieme all’associazione Mosque Cares si sono trovati al centro culturale Ephraim Bahar per preparare 150 pasti, ‘kit di sopravvivenza’ e una selezione di abiti per uomo/donna da distribuire ai senza tetto del quartiere. O come a Montevideo, dove una delegazione di Giovani per un Mondo Unito dell’Uruguay, insieme ad alcuni professionisti impegnati nel settore dell’educazione, è stata ricevuta da María Paz Echeverriarza, la responsabile per l’area educazione della Rappresentanza dell’Unesco presso i governi di Argentina, Uruguay e Paraguay. Un’occasione per presentare lo UWP e raccontare della rete esistente attorno all’opera sociale Nueva Vida, da dove – pur in un contesto di emarginazione – sono partite, con successo, piccole aziende. E ancora la “Settimana della buona volontà”, in Serbia: in un centro culturale alternativo i giovani hanno realizzato forum di attivismo sociale, proiezioni di film, azioni per aiutare persone in difficoltà, fra cui – oltre la raccolta di viveri – anche la donazione del sangue.

La Settimana Mondo Unito sarà l’occasione per fare il punto della situazione, e numerose sono le attività che contemporaneamente si svolgeranno in quei giorni in varie zone del mondo. In Terra Santa 120 giovani, rappresentanti di molti Paesi saranno insieme dal 24 aprile al 2 maggio, con un fitto programma che va dal ‘Forum sulla fraternità universale’ all’Università di Betlemme con relatori musulmani e cristiani, all’incontro con il sindaco Vera Baboun; da una serata interreligiosa ad una escursione nel deserto, ai workshop di canto, musica, danza e percussioni con il Gen Rosso e il Gen Verde presenti in Terra Santa per l’occasione, che convergeranno, poi, in un concerto in programma il 29 aprile ad Haifa. Per finire, il 1° maggio, con un flashmob alla Porta di Giaffa (Gerusalemme), un punto dove si incrociano ebrei, cristiani e musulmani.

Ma il progetto continua, e i passi successivi si muoveranno in Africa, e per l’esattezza a Nairobi, dove a maggio prenderà via il cantiere Sharing with Africa, nel corso della “scuola di inculturazione” sul valore della persona nelle tradizioni africane.

(Fonte: www.focolare.org) 

Guarda il video dell’evento di Loppiano: http://youtu.be/2j6gEANCNqU


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