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Giovani costruttori di pace crescono…  a Madrid!

 
3 Dicembre 2019   |   Spagna, Pace, Living Peace International
 

Organizzato da Living Peace International, insieme alla Fondazione Igino Giordani di Madrid e dal Circolo Universale degli Ambasciatori della Pace, il Congresso Internazionale “Con Pax: crescere come Costruttori di Pace” si svolgerà nella capitale spagnola dal 13 al 15 dicembre 2019.

Guillermina è una ragazza argentina di 16 anni. Nahuel ne ha 20 e viene dall’Uruguay. Sono solo due dei giovani che si stanno preparando da mesi per partecipare al Primo Congresso Internazionale di Formazione per Giovani Leader e Ambasciatori della Pace, dal titolo “Con Pax: crescere come Costruttori di Pace“, che si terrà a Madrid dal 13 al 15 dicembre 2019 prossimo.

«Aspettiamo circa 200 giovani da 38 paesi dei 5 continenti, induisti, musulmani e cristiani. Sono ragazzi già impegnati nel vivere e lavorare per la pace, molti sono dei “Giovani Ambasciatori di Pace” nominati dal Circolo Mondiale degli Ambasciatori di Pace (Francia-Svizzera), altri parteciperanno come giovani leader promotori di pace» ci spiega Carlos Palma coordinatore internazionale di Living Peace.

Nahuel, per esempio, è stato designato Giovane Ambasciatore della Pace nel 2015, insieme a due ragazze della sua stessa regione. Con altri giovani della città di Canelones, a 40 km da Montevideo, hanno visitato case di cura, baraccopoli, hanno svolto campagne di raccolta di abiti. «Spero di conoscere altre realtà socio-culturali diverse dalla mia, di scoprire come affrontano la formazione alla pace, quali sono i problemi che devono affrontare negli altri paesi, come li risolvono, come condividono esperienze con altri bambini della mia età o età vicine alla mia; – ci confida Nahuel – vedo questo congresso anche come l’opportunità di stabilire legami internazionali che ci consentirebbero di creare progetti congiunti, con altri attivisti per la pace in altre parti del mondo. Per me sarà anche l’occasione per conoscere Madrid, una città dall’altra parte del mondo!».

Un momento importante del prossimo Congresso sarà la cerimonia di nomina dei nuovi Ambasciatori della Pace. Guillermina non è ancora stata nominata ma lavora da circa un anno per la pace: «Immagino che il congresso sarà fonte d’ispirazione, di formazione e anche un incentivo a continuare ad impegnarsi, un’opportunità unica di incontrare persone con i miei stessi obiettivi ma che provengono da altri ambienti e affrontano problemi diversi».

Durante “Con Pax: crescere come Costruttori di Pace”, attraverso tavole rotonde, workshops e le testimonianze dei giovani, si approfondiranno i tre punti fondamentali per la leadership di pace: la pace con se stessi, con gli altri e con il mondo. Non mancheranno gli stand e le espressione artistiche.

A questo punto, la domanda sorge spontanea: cosa significa per questi due giovani lavorare per la pace?

«È una sfida, una bella sfida, di quelle che ti riempiono – ci spiega Nahuel – la cosa più difficile è affrontare i giudizi sociali, insegnare a superare con il perdono la rabbia e il risentimento che avvelenano le società, le istituzioni educative, il lavoro, la strada, i social network, insomma, la vita quotidiana. Attualmente, sto studiando per diplomarmi come educatore per poter favorire l’inserimento sociale di persone con ASD (Disturbi dello spettro autistico)».

E Guillermina: «Il progetto “Living Peace International” mi ha permesso di fare ciò che avevo sempre desiderato: mettere tutti i miei desideri e sentimenti in qualcosa di concreto. Per me, vivere per la pace è molto importante, e voglio farlo per tutta la vita, ovunque, partendo da me stessa e estendendola all’ambiente e alle persone che mi circondano.  Penso di non poter insegnare o condividere qualcosa che non vivo».
Tante le speranza riposte dagli organizzatori in questa tre giorni di Madrid: «Vogliamo che questo congresso sia un’occasione per fare una comunione mondiale di vita per la pace, capire insieme quali sono gli strumenti e i compiti adatti a questi giovani impegnati per la pace e, soprattutto, ripartire con un impegno rinnovato, convinti e sicuri che solo uniti in rete potremo incidere e contribuire a creare e a diffondere la cultura della pace».

Attualmente, il laborioso popolo dei Giovani Ambasciatori per la Pace  nati dal progetto di educazione alla pace “Living Peace International” è composto da circa 500 persone: una grande speranza per il futuro del nostro mondo.

 


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