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La strada fiorita: convivere con l’Alzheimer

 
12 Ottobre 2013   |   , ,
 

 

Ogni tanto, seguendo la mamma, entro anch’io nella strada fiorita, e i pesi affannosi del mondo diventano nuvole del cielo,anch’io divento solo un fiore nel recinto sicuro di mia madre”.

La consegna, è avvenuta il 16 settembre nella Sala-conferenze di Coex, a Seoul. Così inizia la prefazione de “La strada fiorita di mia madre”, una raccolta di episodi che scaldano il cuore, dell’autrice coreana, Maria Goretti Jeung Ae Jang, poetessa e infermiera, che raccontano del tempo vissuto insieme a sua madre affetta da Alzheimer.

Il libro-testimonianza ha ricevuto il premio nazionale 2013: un riconoscimento assegnato dal Ministero della Sanità e del Benessere della Corea del Sud per le buone prassi nell’accompagnamento dell’Alzheimer. La consegna, è avvenuta il 16 settembre nella Sala-conferenze di Coex, a Seoul, dalle mani del ministro. “Quando scrivevo gli episodi vissuti con mia madre – racconta sorpresa l’autrice –, nemmeno sapevo dell’esistenza di un premio di questo genere.

“Desideravo solo che potesse diventare un piccolo aiuto per le famiglie che hanno i membri affetti da questa grave malattia. È un dono che mai avrei immaginato di ricevere. Io ho solo amato mia madre affetta da Alzheimer e poi ho pensato di condividere queste esperienze con gli altri. Ma sono molto contenta, perché è un’occasione per far conoscere questo libro al maggior numero di persone le quali potranno riflettere sul fatto che nessuna malattia può prescindere dalla dignità umana”.

“La malattia dell’Alzheimer – continua l’autrice coreana – è un percorso faticoso, sia per la persona che la vive, sia per la famiglia. Ma sono convinta che il dolore ci purifica. Vorrei suggerire di non aver paura dell’Alzheimer, ma di accettarlo come una malattia, da cui chiunque può essere affetto; di cercare di affrontare la cura adatta e di guardare la situazione con gli occhi delle persone malate”. E conclude, con la forza e convinzione risultato di un’esperienza vissuta: “Togliamo i pensieri negativi dal nostro cuore e badiamo a questi malati con amore. Così l’Alzheimer diventa un aspetto della vita, con cui è possibile convivere”.(…)

Source: www.focolare.org

 


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