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Workshop

Pensare ecumenicamente per costruire il mondo unito

 
28 Febbraio 2017   |   , ,
 

L’incontro ha portato alla Dichiarazione di Ottmaring, un documento nel quale si esprime il rinnovato impegno di tutti ad adoperarsi per la causa della piena comunione fra i cristiani.

Ecco alcuni stralci del testo:
«In quest’anno in cui si commemora il 500esimo anniversario della Riforma di Lutero, – vi si afferma – è stato di particolare rilievo l’incontro del 31 ottobre scorso a Lund, in Svezia, tra la Chiesa Cattolica Romana e la Federazione Luterana Mondiale, dove la Dichiarazione congiunta attesta la fiducia reciproca invitando le proprie comunità “a crescere ulteriormente nella comunione radicata nel Battesimo” e “a testimoniare insieme il Vangelo di Gesù Cristo”, essendo così messaggeri fedeli “dell’amore immenso di Dio per tutta l’umanità”».

«Come movimento mondiale, a cui aderiscono cristiani di molte Chiese e che vive perciò già l’esperienza di un popolo cristiano unito dall’amore reciproco, ci sentiamo interpellati in modo particolare». E, ancora, «ravvisiamo nell’incontro di Lund un vero “kairos”, un segno di Dio per il nostro tempo che sprona i cristiani ad impegnarsi ancora di più affinché il Testamento di Gesù “Che tutti siano uno” si realizzi. Con tutte le nostre forze vorremmo sostenere le Chiese nell’impegno per arrivare alla piena e visibile comunione e a servire insieme l’umanità».

Di conseguenza si esplicita un impegno: «Faremo tutto il possibile affinché le nostre attività, iniziative e riunioni, a livello internazionale e specialmente locale, siano sostanziate di questo atteggiamento aperto e fraterno tra i cristiani. Continuiamo ad impegnarci nella comunione tra Movimenti e Comunità cristiane in tutto il mondo, in modo particolare nella rete ecumenica “Insieme per l’Europa”, affidando a Dio il cammino delle nostre Chiese affinché si accelerino i passi verso la celebrazione comune nell’unico calice».

La Dichiarazione di Ottmaring è stata inviata a papa Francesco, al patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli, all’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, al presidente e al segretario generale della Federazione Luterana Mondiale, rispettivamente Munib A. Younan e Martin Junge, al segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese Olaf Tveit e ad altri responsabili, come espressione di questo rinnovato impegno ecumenico.

«Credo che ci voglia una conversione del cuore, cioè cominciare a pensare ecumenicamente,» ha dichiarato Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, in un’intervista concessa in Germania, «non ci può essere una persona dei Focolari che, da quando viene a conoscenza di questa Dichiarazione, pensi che l’impegno per l’ecumenismo riguarda solo quei Paesi dove ci sono cristiani di varie Chiese, ma che non lo tocchi personalmente perché sta bene nella sua Chiesa e non è interessato a tali problemi».


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