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Storia della Settimana Mondo Unito

 
10 Marzo 2016   |   , ,
 

Nel 2010, a dare il via alla Settimana Mondo Unito è un collegamento mondiale che parte dall’Ungheria, in occasione di un Meeting tra giovani ungheresi e slovacchi. Tra i due Paesi i rapporti non sono stati sempre facili: nella città slovacca di Sturovo, al confine con l’Ungheria, viene piantato un albero in segno di fraternità, alla presenza dei sindaci delle città alla frontiera tra le due nazioni.

Apice della Settimana Mondo Unito 2011 è la diretta mondiale partita da un piccolo paese di montagna nel Nord dell’Italia, Sassello, dove è nata e vissuta Chiara Luce Badano, giovane dei Focolari morta dopo una grave malattia nel 1990 e beatificata nel 2010. Gioia, festa e grande profondità nei messaggi lanciati dal parco di quel gioiello naturale, Sassello, alla presenza dei genitori di Chiara Luce e del Sindaco.

Nel 2012 la Settimana Mondo Unito apre la preparazione al Genfest che si realizza a Budapest e vede la partecipazione di 12 mila giovani nello Sport Arena, con altri 500 mila collegati mediante le reti sociali.  Al centro della città si inaugura l’“angolo della fraternità”: panchine moderne a forma di cubo portano incisa la regola d’oro, cuore di varie culture e civiltà, “fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”.

La Settimana Mondo Unito 2013 realizza una diretta mondiale da Gerusalemme: 120 giovani di 25 Paesi del mondo vivono un’esperienza indimenticabile di costruzione di ponti. Alla presenza di musulmani, cristiani, ebrei, viene piantato un ulivo, come segno duraturo di fratellanza: una profezia, un programma di vita per un futuro di pace.

L’Africa ha una parola privilegiata nel cammino verso un Mondo Unito, offrendo un progetto di fraternità realizzata che va avanti fin dagli anni ’60 in Cameroun: il forte senso di comunità delle culture africane, i percorsi di riscatto, i modelli di partecipazione, sono un patrimonio prezioso da condividere con gli altri Paesi del mondo. Il “focus” della Settimana Mondo unito 2014 è a Nairobi, con il cantiere di reciprocità “Sharing with Africa”.

“Fabric, Flavour, Festival – discovering fraternity”: è il titolo della Settimana Mondo Unito 2015 che sviluppa il tema del dialogo a 360°. L’evento centrale è animato dai Giovani per un Mondo Unito dell’India, a Mumbay, occasione per mettersi in contatto anche con i giovani del movimento indù dello Shanti Ashram, ulteriore segno di come questi giorni uniscano popoli e religioni diverse.

La nuova tappa del 2016 attende i giovani a Quito, in Ecuador, dal 1 al 10 maggio. Il tema sarà l’interculturalità, con una manifestazione giovanile alla cosiddetta “Metà del mondo”, dove si può mettere un piede sull’emisfero boreale e l’altro su quello australe. Saranno giorni di dialogo fra giovani di diverse culture, attraverso il lavoro, la condivisione e il turismo comunitario in una natura esuberante.

“Link Cultures – un camino para la paz” sarà il titolo che accomunerà le più varie iniziative di fraternità che si svolgeranno contemporaneamente in tutto il mondo e uniranno generazioni e culture  in un unico laboratorio di fraternità.

I Giovani per un Mondo Unito sperano che questa expo internazionale e itinerante, ormai  ventennale, sia riconosciuta anche dall’ONU.


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