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Emergenza Ucraina – aggiornamenti

 
 
Photo: SamuelFrancisJohnson (Pixabay)

Gli aggiornamenti di seguito ci arrivano da Mira, focolarina slovena che vive in Ucraina e collabora da tempo con Caritas-Spes Ucraina.

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04 marzo – Ucraina, continua l’impegno di Caritas-Spes

Cominciano ad arrivare i primi camion con gli aiuti umanitari a Leopoli e ora si cerca di organizzare la distribuzione.

Secondo quanto appreso dalla Caritas-Spes sono 56 gli insediamenti di grandi e medie dimensioni già colpiti.
Tra questi, dodici presentano una situazione umanitaria critica ― Irpin, Bucha, Borodyanka, Vorzel, Ivankiv, Chernihiv, Okhtyrka, Volnovakha, Stanytsia Luhanska, Shchastya, Severodonetsk.
Un centro a Berdyansk è stato temporaneamente occupato.
In questi giorni, la Caritas-Spes ha fornito rifugio a più di 260 persone nell’Ucraina occidentale e nei centri di Kiev, Berdyansk, Vinnytsia e Odessa, epicentro di attacchi militari.

Prosegue attivamente l’evacuazione delle case famiglia e delle case per madri in difficoltà. Gli alunni del Josef Holtzman DBST sono già a Varsavia e i reparti del villaggio di Korotych sono in fase di evacuazione con l’aiuto dei partner internazionali e del Commissario per i diritti dell’infanzia dell’Ucraina.
Sono già stati distribuiti più di 485 pacchi alimentari, pranzi caldi e 504 confezioni di pannolini per bambini.

Si sta cercando di far arrivare beni umanitari dalla Polonia, Slovenia, Ungheria e si sta organizzando la logistica per la distribuzione nonostante le autostrade siano bloccate e in alcuni luoghi la ferrovia sia l’unico collegamento.

  • In Transcarpazia, al posto di blocco di Luzhanka sono stati distribuiti panini, minestre e bevande calde.
  • A Leopoli le code alle frontiere sono molto diminuite, ma continua la distribuzione di pasti caldi e panini.
  • Sono stati ricevuti e consegnati prodotti umanitari a Kiev, Irpin, Odesa, Khmelnytsky e anche a Leopoli nella parrocchia dove vengono ricevuti i profughi.
    I pacchi alimentari sono stati consegnati a 30 famiglie.
  • La Caritas-Spes Lutsk continua nell’assistenza a 42 orfani ed educatori IDP di Kovel.
  • A Berdiansk continua la distribuzione di pacchi alimentari e di notte, nei rifugi, si continuano a preparare i pasti per coloro che chiedono ospitalità.
  • A Zhytomyr, nel villaggio Nova Borova sono stati consegnati 2 dispensari psiconeurologici per 80 bambini.
  • La Caritas-Spes di Kamenets-Podolsky ospita due famiglie di cui una con un figlio e l’altra con due.
    Si aspettano altre 10 persone da Kharkiv e alcune da Bila Tserkva. Si conta di poter ospitare poco più di 20 persone, ad ora restano liberi circa 15 posti.

03 marzo – Emergenza Ucraina, sostegno a madri, case famiglia e orfanotrofi

Per l’Emergenza Ucraina continua il nostro filo diretto con Mira, focolarina che vive e lavora in Ucraina con la Cartias-Spes

Oltre alle sfide poste dalla guerra, la Missione continua ad occuparsi degli orfanotrofi di tipo familiare e delle case di cura per anziani.

Attualmente 11 orfanotrofi di tipo familiare con 91 bambini si trovano nelle immediate vicinanze della zona di combattimento. Al villaggio Nova Borova sono stati consegnati 2 dispensari psiconeurologici per 80 bambini e è stato assicurato un pasto caldo a 42 orfani ed educatori sfollati di Kovel.

In questo momento siamo anche in contatto con 18 madri, 28 bambini e alcune suore che vivono in tre case per ragazze madri con figli a 27 km da Kharkiv. Per loro l’evacuazione è una questione di tempo.

Intanto, si continuano a mappare i bisogni per ogni regione e in virtù della scarsità di materie che si profila nei prossimi giorni, ci si sta organizzando per accogliere gli aiuti umanitari in Ucraina e per acquistare online e assicurarsi la consegna di quanto necessario.

02 marzo – Emergenza Ucraina, continua l’impegno per sfollati e rifugiati

Continua il nostro filo diretto con Mira, focolarina che vive e lavora in Ucraina con la Cartias-Spes

Negli ultimi giorni, Caritas Spes Ucraina ha potuto aiutare oltre 2130 persone (al 1° marzo)

Nelle regioni di Leopoli e Transcarpazia si prosegue con l’accoglienza ai rifugiati, creando una rete tra istituzioni in grado di fornire alloggi che possano assicurare anche cibi, medicinali e tutto quanto necessario per un primo aiuto a chi ha dovuto abbandonare le proprie case.

A Leopoli, al confine con la Polonia al checkpoint Rava-Ruska, la Caritas-Spes Leopoli continua a distribuire pranzi caldi due volte al giorno. Sono stati distribuiti in totale 500 pranzi, anche se gli operatori osservano che le code al confine stanno notevolmente diminuendo. Molti panini sono stati distribuiti anche alla stazione ferroviaria di Leopoli.

Attualmente, la Missione può ospitare a più di 2.500 madri con bambini. Sono già state accolte 750 persone, ma vicino ai confini il numero è in continua evoluzione, poiché si tratta di punti cuscinetto.

Le 14 mense fisse nella regione e Lviv, Lutsk e Zakarpattia organizzano pasti per chi si trova vicino al confine e cerca di lasciare il Paese, riuscendo a offrire il proprio sostegno ca. 1000 persone.

Aiuti umanitari in viveri sono stati ricevuti, scaricati e consegnati a Kiev, Irpin, Odesa, Khmelnytsky, nonché a Leopoli nella parrocchia dove vengono accolti i profughi. A Leopoli sono stati distribuiti pacchi alimentari a 30 famiglie a Leopoli.

01 marzo – Emergenza Ucraina, migliaia di sfollati in fuga – Filo diretto con Mira

È passato il 5° giorno di guerra e sono migliaia le persone che cercano di lasciare il Paese o che comunque sono costrette ad abbandonare le proprie case, ormai distrutte o considerate non sicure. Mentre gli uomini sono richiamati alle armi, sono soprattutto donne e bambini a intraprendere viaggi della speranza ad esempio verso la Polonia. Al confine, la Caritas-Spes Lutsk della parrocchia di S. Pietro e Paolo ha  distribuito cibo caldo (vareniki, polenta, biscotti, ecc.) a 110 persone. Caritas Spes Leopoli ha organizzato pasti per le persone in attesa di attraversare il confine con la Polonia.

I centri offrono anche rifugio ai profughi anche nelle piccole città vicino a Leopoli: Ivano-Frankivsk, Chernivtsi e Ternopil. Ad oggi sono circa 350 i posti liberi, ma la cifra è in continua evoluzione. Di solito questi rifugi diventano punti di residenza temporanei sulla strada per il confine. Solo ieri sono stati distribuiti più di 350 pranzi caldi.

Nel villaggio Solotvino, vicino al confine con la Romania, sono stati distribuiti te’ e panini a 375 persone. A Vynohradiv  hanno accolto 121 persone in dormitori, forniti di tutto il necessario: coperte, prodotti per l’igiene, vestiti, cibo.

A Odessa La Caritas Spes rifornisce 3 rifugi. Oggi hanno comprato materassini, acqua, cibo in scatola, ecc.

01 marzo – Emergenza Ucraina, il dramma dei bambini – Filo diretto con Mira

Mira, focolarina che vive in Ucraina, ci aggiorna sulle condizioni della popolazione stravolta dalla guerra e sugli interventi della Cartias-Spes, supportati anche dalla raccolta fondi lanciata dal coordinamento emergenze del Movimento dei Focolari, AMU e AFN.

I più vulnerabili di questa guerra, come di tutte, sono certamente i bambini, vittime inconsapevoli di una situazione che li segnerà a vita. Spesso separati dai padri che rimangono a combattere, sono costretti a viaggi della speranza o, nel migliore dei casi, a pellegrinaggi da un rifugio all’altro con le loro madri e fratelli e sorelle, poco più che bambini.

La Caritas-Spes di Luts ha ospitato 42 bambini dall’orfanotrofio di Kovel nel suo Centro di Integrazione di Volyn. Sempre a Volyn, l’Associazione medica regionale per la protezione della maternità e dell’infanzia (Volyn Regional Children’s Hospital) si sta preparando a qualsiasi evenienza e sta organizzando rifugi per donne incinte o partorienti, per bambini in cura e per le loro madri. La Caritas S. Augustina Caritas-Spes Zakarpattia ha individuato una rete di 26 sedi per insediamento (dormitori, centri ricreativi, campi, ecc.). Oggi possono essere ospitate 2.412 mamme con bambini.

A Lutsk sono stati consegnati pacchi alimentari a 20 bambini affetti da una rara malattia: la fenilchetonuria.

Per sostenere la popolazione ucraina contribuisci alla raccolta fondi del Coordinamento emergenze del Movimento dei Focolari – AMU – AFN

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