United World Project

Workshop

Nelle Filippine i giovani lavorano per la fraternità

 
21 Giugno 2013   |   , ,
 

La settimana è cominciata con una festa per l’unità, chiamata “Bridge” (ponte, ndr): tutti collegati con Gerusalemme, poi con i giovani di altre città delle Filippine, e infine pronti a partire per le diverse attività previste: da programmi alimentari, ad azioni ambientali, a visite negli ospedali e tra i meno fortunati. 379 i giovani iscritti solo a Manila.

Molti giovani sono andati a Sulyap ng Pag-asa nei sobborghi disagiati e affollati di Quezon City dove già regolarmente svolgono attività di sostengo alimentare. Al Sinag Hospital hanno vissuto come possa essere importante spendere del tempo con i pazienti, anche i più poveri, perché il resto dei propri problemi diventino piccoli a confronto. Alla “Città dei ragazzi”, una casa per centinaia di bambini di strada, gestita dal Dipartimento del Welfare i giovani hanno incontrato 147 bambini tra gli 8 e i 17 anni. E ancora visite al Munting Tahanan ng Nazareth che si occupa di persone con handicap fisico e mentale e al Marillac Hills che offre assistenza alle giovani donne vittime di abusi, dove per la fiducia accresciuta, in questa occasione il centro ha permesso che anche i ragazzi partecipassero.

E poi azioni ecologiche, workshop e altro al Social Center di Tramo, Pasay e Tambo, Paranaque a La Union nella parte nord delle Filippine.

A termine della Settimana Mondo Unito sono stati tanti i giovani coinvolti che hanno deciso di ritrovarsi per la giornata “Bridge 2.0. Un progetto per l’unità”. Era il momento, terminate ormai tutte le attività, di prendere un impegno per il futuro: con una firma su una grande bacheca, ciascuno poteva scegliere di impegnarsi ad essere un ponte per un mondo unito. Non ci hanno pensato su due volte.


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