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Polarizzazione – Riconciliazione – Diversità riconciliata

 
 
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L’incontro degli “Amici dell’Insieme per l’Europa” 2021, “ibrido” a Roma

“In tempi di polarizzazione, lo Spirito di Dio si permette un Insieme”, ha affermato il 6.11 Gerhard Pross, YMCA di Esslingen e attualmente moderatore di “Insieme per l’Europa” (IpE). La pandemia, la crisi ambientale e la questione dei rifugiati hanno trasformato drasticamente la nostra “crisi di saturazione in una crisi di desiderio”. Walter Kriechbaum, YMCA di Monaco, spiega: “Con “Insieme per l’Europa” ci è stato affidato un tesoro prezioso”. Secondo Kriechbaum, si tratta di incontro, di ascolto e comprensione reciproca, di costruire ponti, di cercare la riconciliazione e quindi osare di vivere nella diversità riconciliata.

Questo è esattamente ciò che è successo il primo sabato di novembre 2021 a Castel Gandolfo/Roma presso il Centro Internazionale del Movimento dei Focolari. Erano presenti 16 membri del comitato d’orientamento di IpE (Comunità Sant’Egidio, YMCA Germania, Efesia Francia, ENC Austria, Focolare, Schönstatt, Syndesmos) e oltre 150 persone erano collegate via Zoom.

Il giorno precedente, i massimi responsabili dei Movimenti partecipanti e il Comitato di orientamento avevano intensamente scambiato idee su come dare forma a “Insieme per l’Europa“, oggi e domani. “Qui i nostri carismi si toccano. È una comunione di percorsi che diventa un segno vivo di unità in mezzo a un’Europa di forze centrifughe”, ha commentato una partecipante.

Due impulsi importanti

La mattina del 6 novembre, l’attenzione si è concentrata sugli interventi di Gerhard Pross e di Margaret Karram, la nuova Presidente del Movimento dei Focolari. Nel suo discorso “La missione profetica di “Insieme””, Pross ha mostrato le crepe che attraversano l’Europa ed invita a diventare “portatori della speranza”. Ha detto: “In mezzo agli sconvolgimenti e alla crisi del nostro tempo, possiamo vivere la speranza indistruttibile del Vangelo ed essere messaggeri di Dio, che anche in questo tempo “vuole darci speranza e futuro” (Ger 29,11).

Nel suo contributo “Il messaggio di riconciliazione in mezzo alla polarizzazione”, Margaret Karram ha incoraggiato i partecipanti “verso una diversità riconciliata”.  Così facendo, le differenze non vengono ignorate, ma riconosciute. Si diventa “apostoli del dialogo”. “Impegnarsi con altri orizzonti culturali, modi di pensare, abitudini e paradigmi da apprezzare, non disorienta, ma arricchisce”. Karram ha incoraggiato i partecipanti a non temere il dolore. “Dio è all’opera qui. Abbiate il coraggio di costruire la cultura dell’insieme e abbiate anche il coraggio di rischiare qualcosa di nuovo!” Attraverso le sue esperienze di vita ha sottolineato il bisogno incondizionato di perdono sulla via della pace.

Comitati nazionali

I Comitati nazionali, gruppi di lavoro locali e nazionali, si sono formati nel corso degli anni. Nei loro contributi da 10 diversi Paesi hanno illustrato il loro dinamico “insieme” nell’Europa orientale ed occidentale. Alcuni esempi: con base in Austria, il 9 maggio, Festa dell’Europa, circa 300 persone di otto Paesi si sono unite online in un dialogo di due ore. La conversazione ha portato ad una comprensione più profonda dell’altro, pur con differenze culturali e politiche. Nella Repubblica Ceca, membri di IpE si sono recati insieme in segno di riconciliazione alla Montagna Bianca, vicino a Praga. È qui che cattolici e protestanti si erano scontrati 400 anni fa, durante la guerra dei Trent’anni. In Slovenia, giovani giornalisti di diversi Movimenti cristiani si sono organizzati nell’iniziativa ACTIVATOR. In tempi di polarizzazione essi diffondono un atteggiamento di dialogo rispettoso anche nel mondo dei media. In Serbia, un gruppo di vari Movimenti si impegna insieme ad altri Paesi nell’accompagnare i rifugiati nel loro lungo viaggio verso una nuova vita.

Futuro

Dal 10 al 12.11.2022 i comitati di IpE in Portogallo invitano gli “Amici di IpE” a svolgere il loro incontro annuale nel loro Paese. “Vogliamo conoscerci e comprenderci ancora meglio, anche a livello culturale, politico e artistico. E per questo abbiamo bisogno di incontrarci”.

2023 Jòzef Pál, Il vescovo romano cattolico di Timisoara, Romania, invita gli Amici di IpE nella sua città. Essa diventerà nel 2023 la Capitale europea della cultura. “Nella mia diocesi parliamo sette lingue diverse. Quindi, siamo già una ‘piccola Europa’ e possiamo certamente arricchirci a vicenda nel contatto con IpE“.

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