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Ecuador: se sparissero le mangrovie?

 
17 Settembre 2021   |   Ecuador, Progetto Sunrise, AMU
 

“Un habitat distrutto, bruciato, attaccato da rifiuti e pesticidi. Le mangrovie qui stanno diventando questo. Vogliamo aiutare la nostra terra, e la nostra gente.”

Così parla Sirangelo, 49enne di origine brasiliana, ma ormai ecuadoregno di adozione. Vive nella provincia di Esmeraldas, regione afro-ecuadoriana a Nord dell’Ecuador, conosciuta come provincia verde. Clima tropicale, spiagge da sogno, ricchissima biodiversità. È soprattutto la presenza delle mangrovie a creare un habitat naturale così unico ma oggi in pericolo a causa dell’uomo.

Le mangrovie sono formazioni vegetali costituite da enormi radici, periodicamente coperte dalle maree. Queste caratteristiche permettono la creazione di un habitat estremamente particolare, ricco  di animali e vegetali impossibili da trovare altrove, come alcune specie di granchi e molluschi autoctoni.

“I granchi e le conchiglie sono a rischio di estinzione qui – spiega Sirangelo – moltissimi esemplari vengono uccisi dalla spazzatura buttata in mare, oppure pescati prima del tempo; altri ancora vengono sostituiti da coltivazioni intensive di gamberetti, poi esportati dalle grandi aziende. Gli anziani, prima, vivevano della pesca di questi animali autoctoni, i giovani oggi non possono più farlo. Non trovando altri lavori in queste zone molto povere, tanti di loro se ne vanno.”

A livello ambientale, poi, le mangrovie svolgono anche altre funzioni molto importanti, che rischiano di venire meno: proteggono le coste dall’erosione causata dagli oceani e assorbono grandissime quantità di anidride carbonica.

Ma torniamo a Sirangelo. Questo signore non si trova nella provincia di Esmeraldas per caso. Vi si è trasferito nel 2016, quando questa zona è stata duramente colpita da un terremoto. Grazie all’AMU (Azione per un Mondo Unito) e altre 2 ONG, si è dato avvio al progetto Sunrise, di cui Sirangelo è responsabile. Il progetto ha portato aiuti a 3 villaggi distrutti dal sisma, Salima, 10 agosto e Macará, i cui abitanti sono ancora oggi grati per tutto ciò che hanno ricevuto.

In questi anni si sono portati avanti progetti di ricostruzione di edifici e strutture, ma anche del tessuto economico e sociale della comunità. Corsi professionalizzanti, nuove strutture di lavoro, un pozzo di acqua potabile – prima assente – orti e vendita di maiali: queste le principali attività che Sunrise ha aiutato a sviluppare. Sirangelo spiega: “Siamo consapevoli che non risolviamo del tutto la situazione di questi villaggi, ancora molto poveri; ma facciamo quel che possiamo per gli abitanti, lavorando con loro, fianco a fianco. Non avrebbe avuto senso arrivare qui con dei progetti già stabiliti. Abbiamo ascoltato le loro necessità, lavorato insieme, perché sono loro i veri protagonisti.”

Dal 2016 ad oggi, però, le sfide sono aumentate. Dopo l’emergenza del terremoto, oggi ne incombono altre: quella climatica e quella dei giovani. La provincia di Esmeraldas, bellissima da un lato, sta perdendo la ricca biodiversità data dal clima tropicale. Come se non bastasse, è anche sfruttata dal narco-traffico, che rende i giovani facili vittime del commercio di droga. È per questo che a 5 anni dalla nascita di Sunrise, è nato Sunrise +. Si tratta di un nuovo progetto che unisce due necessità: da un lato, salvaguardare l’ambiente, e soprattutto le mangrovie, così a rischio di essere distrutte; dall’altro, offrire ai giovani nuove opportunità, che fungono anche da forma di prevenzione del disagio e del rischio di cadere vittime della criminalità.

Come? “Concretamente – racconta Sirangelo – vediamo nell’ecologia una possibilità di sviluppo umano integrale. Li aiutiamo ad aprire nuove attività e abbiamo lanciato numerose giornate di pulizia e riforestazione della zona delle mangrovie, con la partecipazione di circa 400 giovani. Ormai ci troviamo periodicamente per pulire e sensibilizzare al tema l’intera comunità. L’attività è iniziata con i giovani, ma adesso vogliamo coinvolgere tutti.”

Il Ministero per la Salvaguardia dell’Ambiente in Ecuador ha saputo di quest’attività di preservazione delle mangrovie, e adesso collabora con Sunrise +, insieme ad altre 4 ONG.

Sono stati proprio i giovani ad indicare come avrebbero voluto progettare Sunrise +. Attraverso la metodologia del  6X1. 6 step per 1 obiettivo. Osservare il contesto e le problematiche; pensare a possibili soluzioni; coinvolgere; agire; valutare l’operato; celebrare. Tutto questo per perseguire la pace.

“Siamo molto contenti – conclude Sirangelo – il nostro obiettivo è essere al fianco della popolazione. Oggi sono soprattutto i giovani a chiederci aiuto, e noi cerchiamo di esserci per e con loro. Amano la loro terra, ma spesso sono costretti a lasciarla. Vogliamo aiutarli a rimanere, trovando nuove opportunità, proprio a partire dal preservare le ricchezze naturali. Grazie a loro si sta innescando un cambiamento di mentalità per la preservazione del nostro Pianeta, la nostra casa comune.”


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