United World Project

Workshop

Family Highlights

 
13 Marzo 2017   |   , ,
 

Poi, da un’altalena, un’adolescente condivide l’ esperienza di dolore e amore della sua famiglia con il padre, vittima della dipendenza da alcool: «perché la famiglia è la cosa più importante e non dobbiamo avere paura di fare il primo passo: forse è difficile farlo, ma, se è fatto per amore, può cambiare tutto».

Dopo di lei, si alternano sul palco due giovani africani che si fanno portavoce di Isaac e Felicité del Burkina Faso, che non sono riusciti a raggiungere Loppiano per il meeting, due genitori che si sono visti distruggere l’azienda di famiglia dal figlio primogenito che li ha truffati e poi, è fuggito all’estero. La loro sembra una versione moderna e tutta africana della parabola evangelica del figliol prodigo, dove la misericordia dei genitori aiuta anche il recupero umano e spirituale del figlio.

Il programma, diffuso in diretta streaming e tradotto in 19 lingue, si è articolato in tre grandi temi: la famiglia come trama di rapporti all’interno della coppia, con i figli e tra le generazioni; l’amore, come risposta alle criticità nella famiglia con le sue ferite, sfide e dolori; la famiglia, risorsa creativa nei confronti del tessuto sociale.

Family Highlights 2Sul palco salgono anche Basma e Tatiana. Musulmana la prima e cristiana la seconda, diventano più che sorelle nella condivisione quotidiana, profonda e concreta, dopo la morte del marito di Basma in terra straniera, con due figli a carico e senza appoggi. Una storia emblema di popoli che s’incontrano, ma che solo nel reciproco riconoscersi e accogliersi si trasformano in famiglia di famiglie.

Maria Voce, Presidente del Movimento dei Focolari, osserva nel suo intervento come il carisma dell’unità «offre una luce e una chiave anche per guardare il mondo e la storia, per cogliere il legame di ciascuno di noi con l’umanità intera». E riporta un brano di Chiara Lubich del 6 settembre 1949, che risuona come una nuova chiamata per quanti ascoltano: «Il mio io è l’umanità con tutti gli uomini che furono sono e saranno. La sento e la vivo questa realtà: perché sento nell’anima mia sia il gaudio del Cielo, sia l’angoscia dell’umanità che è tutt’un grande Gesù Abbandonato».

Maria Voce ripropone la chiamata iniziale di Chiara Lubich alle famiglie a prendersi sulle spalle quella porzione di mondo che appare «più frantumato, più simile a Lui Abbandonato», ricordando che l’insostituibile compito delle famiglie è quello di «tenere sempre acceso nelle case l’amore, ravvivando così quei valori che sono stati donati da Dio alla famiglia, per portarli ovunque nella società, generosamente e senza sosta».
E continua, parafrasando papa Francesco, «il compito è arduo, ma non possiamo farci rubare la speranza».

family highlights 3Alla fine, due gesti simbolici ma concreti esprimono l’impegno e la determinazione delle famiglie presenti a tornare nei propri luoghi per testimoniare la fratellanza universale, e per fare la propria parte, seppure come goccia nell’oceano: un momento di preghiera e di personale impegno rappresentato dal fiore che ogni famiglia ha appeso in una scenografia allestita all’esterno dell’auditorium; e il gemellaggio fra famiglie di due diverse parti del mondo, da estendere ad altre famiglie nei rispettivi territori, in modo da intensificare una rete mondiale di legami che risponda sempre più alle necessità dell’umanità.


SHARE: