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#IoCorroPerché: Half Marathon Via Pacis

 
7 Settembre 2017   |   , ,
 

Il 17 settembre si correrà a Roma la mezza maratona VIA PACIS, ispirata ai valori della pace, dell’integrazione, dell’inclusione e della solidarietà.

“Rome Half Marathon VIA PACIS”, ovvero la prima mezza maratona della città di Roma dedicata alla pace, si correrà domenica 17 settembre 2017. Si tratta di un evento promosso da Roma Capitale e dal Pontificio Consiglio della Cultura, in collaborazione con la FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera), e i patrocini del CONI e del Comitato Italiano Paralimpico.

La partenza sarà a San Pietro, da via della Conciliazione, alle 9.00. La corsa attraverserà il centro di Roma in due percorsi podistici dalla distanza equivalente a una mezza maratona di 21,097 Km. Ispirandosi al tradizionale pellegrinaggio delle sette chiese, la “VIA PACIS” collegherà i luoghi di culto di alcune delle comunità religiose presenti nella Capitale: la Sinagoga, la Moschea, la Chiesa Valdese e la Chiesa Ortodossa.

La mezza maratona sarà aperta a tutti coloro che vogliono dire “No alla violenza, No al razzismo, No alla discriminazione” di ogni genere e provenienza, come ben spiega nel suo messaggio Mons Melchior Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Cultura:

“[…] promuovendo Via Pacis Half Marathon vogliamo contribuire al dialogo tra le culture e le religioni al fine di costruire una città più umana, caratterizzata da una convivenza nella pace e nella piena integrazione di ciascuno. Intendiamo collegare, attraverso un itinerario podistico, alcuni tra i luoghi di culto più significativi delle diverse confessioni religiose presenti a Roma, in una sorta di “pellegrinaggio comune”. È un desiderio che questa manifestazione oltre alla dimensione strettamente sportiva, sia contraddistinta da un forte impegno di dialogo interreligioso, che si traduca in gesti concreti e condivisi”.

La speranza del comitato organizzatore è che il 17 settembre possano correre davvero tutti: donne, uomini, famiglie, anziani, giovani, bambini, sportivi, persone con disabilità ma anche rifugiati. Ognuno con il suo “#IoCorroPerché”, – il tag scelto per divulgare la manifestazione – con il suo messaggio di pace che rilascerà, a traguardo raggiunto, in alcune colonne trasparenti che simboleggiano le colonne della pace. Le frasi e le testimonianze raccolte saranno successivamente pubblicate nel libro “Via Pacis”. L’iniziativa, con la direzione artistica di Lorena Bianchetti, sarà trasmessa in diretta da Rai Sport.

Per sapere qualcosa in più di questo evento, abbiamo intervistato Paolo Cipolli, presidente di Sportmeet, una delle realtà sportive coinvolte dagli organizzatori. Sportmeet è l’espressione nel mondo dello sport di quel rinnovamento spirituale e sociale che è alla base dell’esperienza del Movimento dei Focolari. Nell’elaborare e promuovere una positiva cultura sportiva, Sportmeet è oggi in dialogo con il mondo accademico in diversi paesi e con esperti internazionali in Italia e in Europa.

Paolo, come partecipa Sportmeet all’organizzazione di questa mezza maratona?
«Siamo stati chiamati in causa dal Pontificio Consiglio per la Cultura, perché volevano caratterizzare questo evento come un momento che potesse facilitare il dialogo interreligioso e interculturale. Abbiamo subito sposato lo spirito dell’iniziativa e ci siamo dichiarati disponibili a dare il nostro aiuto per la diffusione ma anche per collaborare a costruire un percorso interculturale e religioso che possa accompagnare l’evento».

Quindi, oltre alla corsa sono previste altre manifestazioni collaterali, legate al dialogo e all’intercultura?
«È la prima edizione, per cui ci sarà lo spazio perché questa maratona possa affermarsi, crescere e arricchirsi di ulteriori elementi oltre la corsa in sé. Questi eventi hanno bisogno di tempo perché trovino una forma di consolidamento e di diffusione. Nel Villaggio, che sarà in piazza del Popolo, c’era l’idea di favorire momenti di dialogo con la presenza negli stand delle varie comunità religiose della città. Non sarà questa l’edizione in cui si potrà dar corso a questo progetto, ma certamente questo sarà possibile nelle prossime edizioni. L’idea è che l’appuntamento della mezza maratona VIA PACIS diventi un evento più culturale. Un contributo per la crescita culturale della città.».

Perché correre per la pace?
«La mezza maratona in sé ha un grande significato: coinvolgerà migliaia di persone e rappresenta bene quello che può essere un percorso “Via Pacis”, culturale e spirituale. Un percorso anche fisico, perché attraverserà il centro di Roma, collegando i punti più significativi delle diverse comunità religiose presenti nella città. E poi, si potranno veicolare messaggi di pace anche nella dinamica dei rapporti tra persone che lo sport, più di altri ambiti, riesce a promuovere.

Che tipo di podisti ti aspetti che partecipino?
«Queste manifestazioni sono aperte a tutti! Le comunità dei podisti girano tutto il mondo per parteciparvi. Nel caso di Roma, per un giorno, saranno loro a prendere possesso della città, portando il proprio personale messaggio di pace ma anche il meglio di sé. Pensa che, in questi giorni, migliaia di persone in tutto il globo si stanno preparando fisicamente e psicologicamente. Perché per affrontare 21 km c’è un lavoro fisico che va fatto, un lavoro che ognuno fa e che poi confluirà in questo evento. Dove tutti daranno, secondo la propria misura, il meglio di sé».

Che cosa distingue questa manifestazione dalla maratona di Roma?
«A Roma, c’è la maratona ma c’è anche la mezza maratona, la Roma-Ostia, che è la più frequentata d’Italia. Nel caso della VIA PACIS, si correrà esclusivamente nel centro storico della Capitale e il contenuto è diverso: una forte promozione del dialogo, della pace e dell’accoglienza. È questo che la caratterizza.

Tu correrai?
Sì, con un gruppo di una ventina di persone. Anche io sono un podista e ho già partecipato alla maratona di Roma.

E chi non ha l’allenamento per correre 21 km ma volesse comunque partecipare?
«Accanto alla mezza maratona c’è anche una passeggiata di 5 km. Perché la prima richiede dei requisiti anche da un punto di vista sportivo. Serve l’iscrizione alla Fidal, una visita medica per attività agonistica. Invece, i 5 km possono tentarli tutti. Partirà alle 9.20, sempre da Piazza San Pietro, poi si svilupperà sul Lungotevere, dai Fiorentini ai Pierleoni, si entrerà nel centro storico da via del Teatro Marcello, attraverserà Piazza Venezia, Piazza del Gesù, Largo di Torre Argentina, Corso Vittorio Emanuele II e arriverà in via San Pio X.

Se anche voi siete interessati a partecipare, qui, potrete trovare la Mappa del Percorso. Per informazioni e iscrizioni, visitare il sito: romehalfmarathonviapacis.it .

E ricordate quello che sostiene Marco Olmo, ultramaratoneta italiano:

Nella corsa gli ultimi non sono certo meno degni dei primi. Anzi, per certi aspetti lo sono anche di più. Arrivano fino in fondo correndo molte ore in più di quelli che sono in testa. Arrivano fino in fondo anche se sanno fin dall’inizio che non avranno mai una medaglia al collo.


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