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La cassa del cielo si apre

 
22 Novembre 2014   |   , ,
 

Giovedì 23 ottobre 2014 Gonzalo ha partecipato alla presentazione dell’EdC presso l’Universidad Nacional de Rosario (Argentina), nell’ambito di un evento che aveva per titolo: “Sussidiarietà: un’impegno imprenditoriale”.

Ha iniziato dicendo: “Nel 2008 ho rinunciato al lavoro che avevo a Rosario e sono tornato al mio paese, O’ Higgins, per fare “biscottini” a casa mia. Sono trascorsi parecchi mesi per allestire il capannone ed acquistare i macchinari necessari”. Cosa ha visto nell’EdC? Una volta glielo hanno chiesto in un’intervista con la McDonald’s (potenziale cliente) e lui ha risposto così: “Sono amici che141104 pasticcino13 si vogliono bene, li si vede felici insieme e questo fa sì che abbiano successo in ciò che fanno e nella vita…

Da questo momento in poi, Gonzalo è passato di sorpresa in sorpresa. Un capitolo particolare è stata l’esperienza fatta con Charly, un suo collaboratore cieco che da assemblatore di scatole è diventato un amico e uno dei principali consulenti. Una volta, una persona che stava visitando la fabbrica gli ha chiesto se aveva calcolato il sovracosto che comportava l’avere questo dipendente. Gonzalo, che la contabilità la segue direttamente, ha risposto: “Sì, è vero che mi costa di più, ma quello che tu non vedi nel bilancio è la ricchezza enorme che Charly rappresenta, per le idee che condividiamo, per le proposte che emergono quando siamo insieme e per l’ambiente positivo che ha generato tra i colleghi, tutte cose che non si possono misurare ma che sono un vero guadagno”.

Gonzalo ha raccontato anche cosa fa con gli utili che ottiene Pasticcino: “Li dividiamo in tre parti d’accordo con i principio dell’EdC; qualche volta abbiamo dovuto chiedere soldi alla banca per poter dare il nostro contributo all’EdC”. Magari qualcuno può chiedersi se il sacrificio vale la pena e se non sarebbe più bello avere una bella macchina, una casa di proprietà, viaggiare di più… Gonzalo ha le idee chiare: 141104 pasticcino14Sì, sarebbe bello, io viaggio con la mia Berlingo (che ogni tanto mi sembra un catorcio) e quando salgo sulla macchina dei miei amici dico ‘ma che bella macchina!’ ma poi penso che non mi è mancato mai nulla, ho tutto quello che mi serve. Le cose più importanti della vita non si posso acquistare col denaro. Le cose più preziose sono i rapporti che ho costruito in questi anni. Io non so quanto durerà la azienda, 10, 100 anni, quel che sia; ma quando finirà rimarranno i rapporti, il vissuto. Questi sono i beni più preziosi che ho”.

Alla domanda su cosa vorrebbe dire ad altri giovani desiderosi di intraprendere con questa cultura, Gonzalo risponde: “Guardate, vi racconto un fatto personale. E’ da tempo che cerco di firmare un contratto con una grande azienda, ma finora non è stato possibile, nonostante 5 incontri. Dieci giorni fa ho avuto un sesto incontro con uno dei responsabili, e lì è emersa una piccola possibilità. Il fatto è che ho vissuto questi dieci giorni come un pazzo, molto ansioso, guardando il telefonino ad ogni momento, chiedendomi mille volte se dovevo telefonare o inviare una mail. Sì, proprio come gli innamorati. Sabato scorso era il compleanno di mio papà, tutta la famiglia era venuta a casa mia, c’era anche mia nonna di 82 anni. Quando parlo con qualcuno mi piace raccontare le cose in profondità e quindi ho deciso di raccontare a mia nonna tutto quello che mi stava succedendo, ma in profondità.. Sapete cosa mi ha detto? Non ti preoccupare. Gonzalo, perché se il contratto con questa azienda non va avanti è per un bene maggiore. La verità è che non so come, nè perché, ma da quel momento ho provato una pace totale e non ho più guardato il telefono come prima. Ai giovani dico questo: che non abbiano paura a lanciarsi, che abbiano fiducia; non si pentiranno. Le tentazioni non mancheranno, ma questo funziona, vi giuro che funziona e si trova la felicità”.141104 pasticcino12

Lunedì 27 ho scritto una mail a Gonzalo per ringraziarlo per avere accettato la mia proposta di uscire insieme a vita pubblica per raccontare l’esperienza EdC. Mercoledì 29 è arrivata alla mia casella la risposta che diceva così: “Ciao Carolina, è stato veramente bello, sono contento di essere venuto!!! Ti racconto una cosa: Ieri era il compleanno di mia nonna Angelita. Proprio nel giorno del suo compleanno mi ha chiamato questo cliente che tanto aspettavo per dirmi che ci accettano come fornitori!!! Avanti Pasticcino!!!

Credevo di morire… Ancora una volta la cassa del cielo si è aperta. Quella cassa che solo si apre dopo un atto di gratuità. E perciò porta felicità.

Dare e ricevere… per dare ancora… Questa è l’ EdC.

Fonte: www.edc-online.org


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