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Yemen allo stremo tra guerra, povertà e Covid 19

 
16 Giugno 2020   |   Yemen, Coronavirus, Medici senza Frontiere
 
Di Bruno Cantamessa

Nel già martoriato Paese è arrivato il Covid-19, mietendo le prime vittime e diffondendosi senza controllo alcuno. La complessa situazione politica e militare non fa ben sperare. E c’è pure il rischio di una catastrofe ambientale

Nel sito di Medici senza Frontiere sono state pubblicate nei giorni scorsi alcune testimonianze dirette sulla diffusione del Covid-19 in Yemen. L’organizzazione internazionale, che opera in 72 Paesi del mondo, è presente in Yemen da oltre 30 anni e dal 2007 in modo stabile. Come era prevedibile, e si temeva, la pandemia si sta diffondendo nel Paesegià prostrato dalla guerra, dalla fame e da epidemie di colera, difterite e dengue. Il centro di Msf si trova alla periferia di Aden, in un vecchio ospedale oncologico ristrutturato, ed è l’unico presidio medico dedicato al trattamento del Covid-19.

«Quello che stiamo vedendo nel nostro centro – racconta la coordinatrice Caroline Seguin –, è solo la punta dell’iceberg in termini di numero di persone contagiate e in fin di vita nella città. I pazienti arrivano da noi troppo tardi per essere salvati e sappiamo che molte più persone non vengono affatto e stanno morendo nelle loro case».

Il cortile del centro medico di Aden è occupato da file di bombole di ossigeno, ma è sempre più difficile mantenere il rifornimento, e servono 250 bombole al giorno per mantenere in vita i malati attualmente ricoverati in terapia intensivaMa sono insufficienti anche i dispositivi individuali di protezione per medici e operatori sanitari. Le mascherine si lavano e si riutilizzano…

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