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Editoriale Newsletter 17-2025

Voglia di dialogo, pace e giustizia da diversi posti del mondo
La nostra newsletter di novembre ci ricorda come la fiducia nel dialogo – inteso come strumento per la crescita umana – attraversi tutto il mondo. Le storie raccolte questo mese arrivano da diversi angoli del pianeta: dal Brasile, dall’Africa, dalla Palestina, da tanti porti del Mediterraneo, da una delle periferie di Roma più difficili: il Corviale. Un filo prezioso lega queste storie, ed è fatto di dialogo tra culture e religioni, di speranza e fiducia nella pace e nella giustizia. Speranza e fiducia che crescono attraverso azioni concrete.
Da San Paolo, in Brasile, arriva un’esperienza vissuta a settembre 2025 presso la Mariapoli Ginetta, con una scuola durata tre giorni e costruita attorno al seguente tema: “Unità di Dio e Unità in Dio: un cammino di incontro e di ascolto”. L’evento ha messo in relazione fedi e culture diverse ribadendo un grande messaggio di speranza, ovvero che “solo il dialogo può trasformare il mondo in una casa comune”.
L’incontro è nato, coe si legge nell’articolo, dalla precedente esperienza vissuta durante il Genfest 2024, con la Comunità di Dialogo e Intercultura che ha rafforzato nei giovani la consapevolezza di quanto sia prezioso un autentico incontro con l’altro. Anche – e soprattutto – con chi professa una fede diversa dalla propria. Dal clima di fiducia e amicizia instauratosi durante il Genfest di San Paolo, è nato il desiderio di continuare su questo cammino con la Scuola di Dialogo Interreligioso per Giovani.
Ha rappresentato una grande esperienza di dialogo e di pace il viaggio della nave 25med Bel Espoir su e giù per il Mediterraneo: trenta porti, circa 200 giovani di paesi diversi, molte città incontrate e numerosi momenti straordinari. Un mare di emozioni e riflessioni che abbiamo cercato di riassumere nell’articolo finale dedicato al prezioso percorso della 25Med Bel Espoir, nel quale abbiamo inserito anche alcune testimonianze, tra cui quella di Carlos Palma, fondatore del Living Peace.
Per completare il racconto del viaggio della nave 25Med Bel Espoir abbiamo raccolto la testimonianza di Majdi Abdallah, un ragazzo palestinese che ha vissuto direttamente questa esperienza nel mese di agosto. Nell’intervista che abbiamo realizzato con lui ce la racconta.
Da Nairobi, in Kenia, più precisamente dalla Mariapoli Piero, poco fuori la città, arrivano due storie di pace, desiderio di giustizia e crescita sociale: la prima con una Summer school nata nell’ambito della celebrazione dell’80º anniversario delle Nazioni Unite, e di un progetto presentato da Together for a New Africa (T4NA), per rafforzare le comunità ed emancipare i giovani leader del continente per la costruzione di un’Africa più equa, democratica oltre le sue difficoltà e per una pace sostenibile.
Sempre nella Mariapoli Piero di Nairobi, nel cuore di un’Africa che conta 54 nazioni in rapida crescita, con una popolazione sotto i 30 anni intorno al 70%, si è tenuto l’atto conclusivo del Convegno internazionale “Cities, Communities, Care. Youth in Action for Sustaining Peace”, con l’approvazione del “Charter of Commitments Nairobi 2025”. Nel nostro articolo, qualche dettaglio in più.
Da Roma, dalla periferia del Corviale, arriva una storia che parla di speranza, giustizia e legalità attraverso il calcio: uno sport tanto popolare e bello quanto aggredito da parassiti che lo mettono in pericolo. Vive il calcio in modo rivoluzionario Massimo Vallati, che proprio al Corviale, quartiere difficile della capitale italiana, ha ideato e fondato il Calciosociale, basato sull’inclusione e il recupero di spazi urbani in mano alla criminalità. Nell’intervista che ci ha concesso, Vallati ci racconta questa bella storia lunga ormai vent’anni.



