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L’urgenza di un’ecologia integrale: il messaggio di Laudato Si’ nel documentario The Letter

 
31 Ottobre 2025   |   Internazionale, Ecologia integrale, The Letter
 

Il documentario The Letter: Un messaggio per la nostra Terra evidenzia la visione di Papa Francesco sulla cura della Casa Comune. Scopri perché l’ecologia integrale proposta nella Laudato Si’ è più urgente che mai.

The Letter documental ci aiuta a comprendere ancora meglio il valore dell’Enciclica Laudato Si’, con le testimonianze di persone comuni, di Papa Francesco e Lorna Gold. Un viaggio tra diverse parti del mondo, India, Amazzonia, Senegal, Hawaii, fino ad Assisi, per riflettere sul tema dell’ecologia integrale.

Il messaggio di Papa Francesco contro l’indifferenza

«Questo abituarsi è una malattia grave», dice Papa Francesco all’inizio del documentario The Letter: A message for our Earth, realizzato dal Movimento Laudato Si’ in collaborazione con il Dicastero il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Intende dire abituarsi all’ingiustizia, alla distruzione delle risorse e dell’equilibrio naturale (che è perciò fondamentale) tra natura ed esseri umani. Questo abituarsi alla disuguaglianza, all’assenza di cura per la Terra e per noi stessi, alla mancanza di bellezza, di libertà, di verità, di umanità. «Il pianto della Terra e quello dei poveri non possono continuare» dice Francesco in The Letter documental.

Papa Francesco ha combattuto contro questo abituarsi, contro questa subdola malattia contro la quale opera anche il documentario The Letter, costruito intorno alla preziosa enciclica del Pontefice, la Laudato Si’, del 2015, sulla cura della Casa Comune, ovvero del nostro pianeta con ogni forma di vita che lo abita.

Diretto dal regista Nicolas Brown e visibile gratuitamente su YouTube, The Letter continua ad essere, a tre anni dalla sua pubblicazione – il 4 ottobre del 2022, giorno di San Francesco – uno strumento prezioso per orientarci nel presente e nel futuro. Rimane una lente fondamentale per osservare i problemi del nostro tempo e affrontarli in modo efficace.

Le storie dei protagonisti: quattro voci per la Terra

Il racconto procede con l’arrivo di una lettera a cinque persone che vivono in diversi posti del mondo. Uomini e donne, giovani e meno giovani, che simboleggiano quattro identità preziose per l’equilibrio ambientale dentro il concetto di Ecologia Integrale. Sono «quattro delle diverse voci a cui Papa Francesco da esplicitamente riferimento nella Laudato Si’», ascoltiamo in The letter documental.

Così dice parte della lettera ricevuta: «Vi ringraziamo dal profondo del cuore per quello che avete fatto finora. All’interno della Laudato Si, Papa Francesco auspica di aprire un nuovo dialogo su come stiamo modellando il futuro del Pianeta».

Queste persone, tutte in lotta contro la crisi climatica (e di conseguenza sociale) che investe la Terra, sono Rouna Kaudé, rifugiato climatico del Senegal che rappresenta la voce dei poveri e degli emarginati. Ci parla dei tanti costretti a fuggire dalla propria terra per assenza di futuro. C’è poi Ridhima Pandey, adolescente indiana appena tredicenne ma già attivista per le voci delle nuove generazioni, per i giovani che fanno rima con futuro. Il terzo ricevente della lettera è Dada Odair, leader indigeno dell’Amazzonia, in particolare della regione di Marò. Dada rappresenta tutte le comunità indigene e diventa la voce di altri popoli come il suo. Infine, ci sono Robin Martin e Greg Asner, due scienziati delle isole Hawaii che rappresentano la natura intesa come flora e fauna selvatica, che non ha voce e loro si prestano a dargliela.

Tutti e cinque, in seguito alla ricezione della lettera, e dopo aver mostrato i segni della crisi climatica nel loro territorio, intraprendono un viaggio verso il Vaticano, a Roma, dove incontrano Papa Francesco, e poi verso Assisi, in Umbria, nel luogo dove è nato e cresciuto San francesco: «l’uomo della povertà, della pace, l’uomo che ama e custodisce il Creato», dice proprio Bergoglio in un passaggio di The Letter.

Qui, tutti insieme riflettono sull’esperienza vissuta con il santo Padre, sentendosi più uniti, fratelli sulla stessa barca, dunque più forti, meno soli, in questa buona battaglia.

Executive Director of Laudato Si’ Movement
Executive Director of Laudato Si’ Movement

Lorna Gold e il messaggio universale di The Letter: tutto è connesso

Ad Assisi, nel bosco adiacente all’Eremo delle carceri, dove San Francesco pregava e meditava, c’è con loro Lorna Gold, come c’era già nell’incontro tra loro e il santo Padre, in Vaticano.

Da molti anni attivista per i problemi ambientali e le ingiustizie sociali, Lorna Gold è oggi direttrice esecutiva del Movimento Laudato Si’ (leggi l’intervista che le abbiamo fatto su United World Project) e accompagna The Letter dall’inizio alla fine, esprimendo concetti di grande importanza:

«Laudato Si’ è una lettera che Papà francesco ha scritto a te – spiega Lorna all’inizio del documentario. Le persone si sorprendono e dicono: non è rivolta a me. Ma io rispondo: sì. L’ha scritta a te. L’ha scritta a ogni individuo che vive sul nostro pianeta. Per condividere le sue preoccupazioni sulle condizioni del mondo».

In un altro passaggio di The Letter – che tocca con forza anche il tema tragico delle migrazioni, Lorna Gold parla della ricerca portata avanti dal Papa con lo scopo di unire le «diverse periferie in un dialogo» nel quale scienza e fede, possono collaborare. La spiega lo stesso Bergoglio nella Laudato Si’, prima enciclica di un Papa rivolta all’ambiente, e lo ribadisce in alcuni passaggi di The Letter.

Dopo aver ricordato che civilizzazione e liberazione dalla schiavitù non rappresentano un’equazione, visto che «il progresso che stiamo seguendo, la supremazia dell’economia crea molti e molti schiavi», Bergoglio ricorda che la teologia di Laudato Si’ è in dialogo con la scienza: «Dio ci ha dato capacità di investigazione, la capacità intellettuale di cercare la verità».

Un appello alla speranza e alla responsabilità condivisa

Farlo insieme, ci ricorda ancora oggi The Letter, dopo tre anni e dopo la scomparsa di Papa Francesco, lo scorso 21 aprile, è più facile ed efficace. «Non combatto più da solo», dice il rappresentante delle comunità indigene tra gli alberi d’Assisi, dopo aver sentito il calore e l’ascolto del Pontefice e dei fratelli che portano avanti i suoi stessi obiettivi e valori. Viene sottolineata l’importanza di prendere su di noi il dolore dell’altro, per renderlo più sopportabile e trasformarlo insieme. Del resto, lo stesso Papa Francesco, nel finale di The Letter ricorda che «nessun uomo è un’isola».

Lo stesso dice la Laudato Sì, che ci parla di come tutto sia connesso, e come, sintetizzando ancora di più, nulla è isola su questo pianeta. Tutto è in relazione, tutto è parte di altro, a cominciare da quell’ambiente che la maggior parte delle religioni – ci ricorda una testimonianza di The Letter – considera importante da proteggere.


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