United World Project

Workshop

#Pillsofhope che osano mettere la cura al centro

 
18 Settembre 2020   |   Internazionale, #PillsOfHope, United World Project
 

Riprendiamo l’iniziativa di raccontare azioni positive,pillole” di speranza da diverse parti del mondo, che mostrano come, anche in questo difficile contesto, la solidarietà continua ad essere contagiosa.

Da marzo 2020, noi di United World Project, abbiamo voluto raccontare notizie positive legate alla crisi da Covid19.

Era talmente tanto il dolore, l’incertezza e l’isolamento che abbiamo ritenuto importante concentrarci sulle azioni che molte persone, in L luoghi diversi hanno fatto e stanno facendo per cercare di generare un “contagio” positivo, per aiutare, per dare gioia a chi soffre di più, per farsi sentire vicini in questo momento di “distanziamento”.

È impossibile contarli tutti, perché è addirittura impossibile conscere tutte queste azioni. Molte non arrivano ai media, e altre avvengono nel silenzio… l’importante è che esistano e si moltiplichino, e per questo motivo, ecco alcune #pillsofhope che abbiamo potuto raccoiere in queste ultime settimane.

Canada. Il fiorista dell’Alberta

I residenti della casa di cura Wildrose Manor in Alberta, Canada, hanno ricevuto una sorpresa molto speciale alcuni giorni fa, quando un camion di fiori “Gypsy Bloom” si è fermato davanti all’edificio, per gentile concessione di un certo Rene Blais e RB Oilfield Hauling.

Il camion si è fermato dopo che Rene Blais ha acquistato il contenuto di un intero camion di fiori appena tagliati per i residenti della casa di cura. In questo modo, ognuno poteva scegliere e raccogliere un mazzo di fiori per la propria stanza.

La proprietaria del camion dei fiori, Joline Willsey, dice che Blais l’aveva contattata qualche giorno prima per comprare il contenuto del camion dei fiori come regalo. “Solo i sorrisi sui loro volti dicono molto. Erano così grati e premurosi, e così felici di essere fuori, dato che non hanno molta interazione con il mondo esterno”, ha detto Willsey, “il solo vedere i fiori che stavano raccogliendo, e aiutarli a metterle insieme, è stato un momento molto speciale”.

Fonte: Everythinggp.com

Australia. Le “care calls” della biblioteca di Melbourne

A Melbourne, Australia, il personale delle Yarra Plenty Regional Libraries (YPRL) è stato invitato a partecipare al programma ‘YPRL Caring Calls’, condividendo  i numeri di telefono e l’ elenco dei membri anziano della biblioteca. Così, il personale ha iniziato a chiamare e a verificare il loro stato durante la pandemia. Hanno contattato migliaia di membri per fornire le informazioni sulla loro comunità locale, aiutarli ad accedere alle risorse della biblioteca da casa e ridurre l’isolamento sociale durante la pandemia.

Una delle visitatrici della libreria ha scritto: “Grazie per aver aiutato una signora di 93 anni come me a scaricare il mio primo eBook sul telefono”, una’altra “Sono molto grata per la chiamata e spero che tutti stiano bene e al sicuro”.

Fonte: Yahoo.com y @goodnews_movement

India. Deep Chand, un eroe nascosto

Questa è la storia di Deep Chand e di tanti altri “assistenti di guardia” ospedalieri in India. Sono eroi non celebrati che non salvano vite umane, non curano il coronavirus, non danno medicine, ma fanno quello che oggi i medici non sono in grado di fare a causa del sovraccarico di lavoro causato dalla pandemia: dare attenzione, e interessarsi personalmente ai parenti dei pazienti.

È difficile riassumere questa storia in poche parole (consigliamo di andare sul sito e leggerla tutta) e può anche sembrare banale, ma la cosa straordinaria di Deep Chand è l’ordinarietà della sua vita quotidiano.

I ragazzi di turno come Deep, assistono i medici, gli infermieri, i pazienti, puliscono, portano l’acqua… ma soprattutto, ascoltano anche le famiglie: con parole di incoraggiamento, informazione, tempo. Lo fanno con cura, perché sanno che i medici oggi non possono farlo: “sono così impegnati che riescono a parlare con i parenti dei pazienti gravi solo una volta al giorno. Non è colpa di nessuno, nessuno era preparato a questo tipo di emergenza”, raccontano.

Fonte: bbc.com

Argentina. Sinergia a Bahia Blanca

Bahia Blanca, nel sud dell’Argentina, è una città molto ventosa dove gli alberi contribuiscono a formare “barriere naturali” contro il vento costante, in modo che le case possano essere mantenute più calde e, in estate, abbiano una protezione dal sole. Tuttavia, è molto difficile ottenere così tanti alberi per una tale domanda e anche di più in questo contesto.

Di fronte a questo “bisogno” evidenziato dalla comunità locale, Martin Ramos ha trovato un’opportunità: qualcuno nei social network ha chiesto aiuto per un progetto universitario che consisteva nel piantare alberi in vaso, prendersene cura e poi piantarli in quei luoghi.

Dal bisogno, si è presentata l’opportunità: Martin si è offerto e rapidamente i vicini si sono uniti. In brevissimo tempo lo spazio necessario è stato coperto e le persone stesse si sono impegnate ad innaffiarli fino a quando gli alberi diventeranno indipendenti.

Stati Uniti. Gli eroi della Louisiana

Qualche settimana fa, l’uragano Laura ha attraversato la Louisiana, paralizzando la città di Lake Charles. Il personale dell’Unità di Terapia Intensiva (ICU) del Lake Charles Memorial Hospital ha lavorato durante la tempesta di categoria 4 che ha danneggiato l’ospedale, nonostante l’alta probabilità di danni alle proprie abitazioni e un ordine di evacuazione obbligatorio.

In questo contesto, più di una dozzina di infermieri e specialisti respiratori hanno protetto i bambini durante la tempesta. Le infermiere e il personale ospedaliero hanno tenuto al sicuro i loro bambini più critici e sono ora considerati degli eroi.

Fonte: ABC13.com


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