United World Project

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Una rete viva per un mondo più giusto: il modello delle United World Communities

United World Communities launch
Una rete viva per un mondo più giusto: il modello delle United World Communities

Economia, arte, cittadinanza attiva, comunicazione e altro ancora. Con competenze diverse e un impegno condiviso, persone di tutte le età costruiscono comunità locali che, collegate a livello globale, trasformano il loro ambiente con azioni ispirate alla costruzione di un mondo migliore.

Le United World Communities (UWC) sono qualcosa di più di una rete di buone intenzioni. Sono veri e propri laboratori sociali dove persone di diverse generazioni e culture lavorano, a partire dai propri territori, per tradurre ideali come la fraternità e l’unità in azioni concrete.

Con approcci diversi, como Economia e Lavoro; Pace e Diritti Umani; Cittadinanza e Politica; Comunicazione e Media; Arte e Impegno Sociale; Salute, Sport ed Ecologia; Interculturalità e Dialogo; Educazione e Ricerca, queste Comunità agiscono come focolai di trasformazione, cercando di rispondere, nella quotidianità, alle sfide di una società frammentata.

Le United World Communities rappresentano uno dei tre pilastri che sorreggono una struttura ancora più ampia: il United World Project, un’iniziativa globale dell’ONG New Humanity (organizzazione ispirata al Movimento dei Focolari), che lavora per l’unità tra i popoli, valorizzando le buone pratiche sociali per la pace, la giustizia sociale e i diritti umani.

In questa intervista, membri delle UWC spiegano cosa sono, come funzionano e perché puntano su un modello di cambiamento che parte dal locale ma con una chiara proiezione globale. Di fronte alla complessità del presente, propongono un modo di fare comunità attraverso relazioni umane reali, collaborazione intergenerazionale e impegno costante.

United World Community

Il lavoro delle Comunità sembra un lavoro sul campo, un’azione concreta sul territorio. Perché è importante che esista qualcosa del genere?

È un punto fondamentale. In un mondo pieno di sfide complesse, non basta fermarsi alla teoria o ai dibattiti online… abbiamo bisogno di persone reali che agiscano sul campo, ascoltino i bisogni locali e costruiscano insieme soluzioni. Ed è proprio questo che fanno le Comunità. Trasformano valori come fraternità, unità e dialogo in azioni concrete nella vita quotidiana. Queste esperienze locali non solo trasformano le realtà in cui avvengono, ma alimentano anche un ecosistema globale di cambiamento, connettendo persone, condividendo soluzioni e ispirando altri a fare lo stesso.

Qual è il contributo delle Comunità nelle aree in cui operano?

Le Comunità generano un impatto concreto nei settori in cui sono attive attraverso iniziative come campagne di solidarietà, conferenze e progetti educativi. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo personale, sociale e spirituale dei partecipanti, favorendo al contempo una trasformazione positiva nelle comunità locali. Inoltre, queste iniziative offrono contributi significativi sia a livello accademico che nella sensibilizzazione della società in generale.

Ci sono Comunità che affrontano sfide più complesse nella costruzione di un mondo più fraterno?

Assolutamente. Alcune Comunità operano in contesti particolarmente complessi, dove costruire un mondo più fraterno è una sfida quotidiana. Le difficoltà possono derivare da profonde divisioni politiche e sociali, disuguaglianze strutturali, traumi collettivi, resistenze culturali al cambiamento, mancanza di risorse o situazioni di instabilità locale. In questi scenari, il lavoro delle Comunità è ancora più prezioso: fanno parte di una rete globale di relazioni dove si possono scambiare idee, iniziative, sforzi e risultati. Questo scambio apre nuovi orizzonti e offre un supporto concreto.

Come coinvolgono le Comunità persone di tutte le età, generando relazioni intergenerazionali tra i membri?

Sono caratterizzate dalla presenza di bambini, adolescenti, giovani e adulti, ed è proprio in questa collaborazione tra generazioni che risiede una delle loro maggiori forze. Riunendo gruppi di età diversi, le Comunità creano un ambiente ricco di scambio di esperienze, saggezza e prospettive. Questa dinamica intergenerazionale rafforza la capacità delle Comunità di affrontare le sfide contemporanee, permettendo soluzioni più creative e inclusive, e promuovendo un apprendimento reciproco che beneficia tutti, indipendentemente dall’età.

Se volessi unirmi a una Comunità, potrei farlo? Cosa dovrei fare?

Sì, puoi unirti consultando la mappa interattiva su https://www.unitedworldproject.org per verificare se c’è una Comunità attiva che corrisponda ai tuoi interessi. Poi puoi registrarti sull’app ufficiale app.unitedworldproject.org, per restare aggiornato su discussioni, eventi e notizie. Lì potrai condividere le tue passioni, competenze e ciò che puoi offrire, oltre a partecipare a progetti ed eventi.

E se non trovo una Comunità nella mia zona?

Puoi crearne una tua. Devi registrarti e compilare un modulo con la proposta, che sarà revisionata e approvata dal nostro team. Inoltre, è necessario completare il percorso formativo per i Community Tutor, disponibile sulla nostra App.

Quali sono le vostre proiezioni per il prossimo anno?

Aumentare la presenza delle Comunità nei cinque continenti, rafforzando le connessioni e le interazioni tra loro. Stabilire alleanze basate sulla reciprocità, focalizzandosi sulla collaborazione congiunta e sull’uso complementare delle risorse umane e tecniche, sia a livello locale con la Comunità nel proprio territorio, sia a livello internazionale attraverso la rete globale. Garantire che tutte le Comunità abbiano Community Tutor formati, per rafforzare la leadership comunitaria e mobilitare le persone verso obiettivi comuni. Sviluppare progetti che influenzino le politiche locali e globali, con una partecipazione cittadina attiva. Creare modelli sostenibili che garantiscano la continuità e l’espansione dei progetti, puntando a un impatto duraturo e a un finanziamento efficiente.

C’è una persona, un’idea o un concetto che ispira il vostro lavoro?

Certo! Una figura fondamentale che guida i passi delle Comunità e ispira la nostra ricerca di un mondo unito è Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. In una breve meditazione, Chiara descrive i diversi “cammini” verso un mondo unito, oggi rappresentati dalle nostre Comunità:

Tanti cammini verso un mondo unito
“Ed eccoli qui, seguendo i più diversi ‘cammini’ per contribuire alla costruzione dell’unità nel mondo. Secondo le loro capacità e i bisogni del proprio ambiente, hanno ricucito strappi, superato barriere e si sono lanciati nei fossati più ampi, quelli che contrappongono persona a persona, gruppo a grupo Hanno seguito il cammino dell’unità tra i popoli, tra le razze, tra ricchi e poveri, tra etnie diverse, tra generazioni… E tutto ciò è fiorito in uno splendido e fecondo sbocciare di azioni quotidiane, impegnate e costanti”.


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