United World Project

Workshop

La bellezza, le ferite e la forza degli oceani, nel nuovo documentario di David Attenborough

 
8 Giugno 2025   |   , Ecologia integrale,
 
David Attenborough stands at the coast in Southern England. (Credit: Silverback Films and Open Planet Studios/Keith Scholey)
David Attenborough stands at the coast in Southern England. (Credit: Silverback Films and Open Planet Studios/Keith Scholey)

Risplende la grande bellezza degli oceani, nel nuovo film di Sir David Attenborough, disponibile a livello globale dall’8 giugno (Giornata mondiale degli Oceani) su National Geographic, visibile attraverso la piattaforma Disney+. Diretto da Toby Nowlan, Keith Scholey e Colin Butfield, si intitola Il segreto dell’oceano con David Attenborough, e c’è dentro la maestosità e la forza spettacolare degli oceani.

La voce corposa del maestro inglese, novantanovenne ancora straordinario divulgatore, è sostenuta da una musica incalzante ed è intervallata da testimonianze interessanti. Si distende sopra il gioco di acqua e luce, di limpidezza e colori magnifici, ma non è solo meraviglia quella che pulsa sotto l’immenso orizzonte azzurro del documentario. È anche complessità. Drammaticità. Dolorosa violenza. È necessità urgente di provvedere alla salute dei grandi mari in tutto il mondo.

A clown anemonefish on a coral reef in Raja Ampat, Indonesia. (Credit: Olly Scholey)
A clown anemonefish on a coral reef in Raja Ampat, Indonesia. (Credit: Olly Scholey)

David Attenborough mostra le ferite degli Oceani

Prodotto da Silverback Films e Open Planet Studios, Il segreto dell’Oceano (prima collaborazione tra National Geographic e David Attenborough) è basato su un’approfondita ricerca scientifica marina e sul supporto di consulenti scientifici, tra cui il National Geographic Pristine Seas founder, Enric Sala.

Attingendo alla sua vita di straordinario esploratore (anche marino), Attenborough ci accompagna alla meravigliosa scoperta di habitat sottomarini spettacolari, con ecosistemi sorprendentemente diversi: giungle di alghe giganti, barriere coralline e montagne nel cuore dell’oceano.

Ma il racconto mostra anche le ferite dello sbiancamento dei coralli, della pesca intensiva e industriale, a strascico o dragaggio, della mancanza di cura per le forme di vita animali e vegetali subacquee. Parla di sfruttamento feroce del mare che danneggia in primis, come in ogni crisi ambientale, i gruppi e le classi sociali più svantaggiate. Lo mostrano le immagini delle reti vuote, riempite più di plastica che di pesce, dei pescatori della Liberia. Perché tutto è strettamente connesso, ci ricorda Attenborough, ed è fondamentale per evitare la catastrofe climatica. “Se salvi il mare, salvi il mondo”, dice alla fine del film, e quella salvaguardia riguarda ogni essere umano.

A bait ball in the open ocean near Azores. (Credit: Silverback Films and Open Planet Studios/Doug Anderson)
A bait ball in the open ocean near Azores. (Credit: Silverback Films and Open Planet Studios/Doug Anderson)

Attenborough scuote le coscienze del grande pubblico

Ci sono le delicate sfide che gli oceani debbono affrontare, dunque, in questo spettacolare, scientifico e insieme umano, documentario. C’è l’esortazione a comprendere meglio il loro prezioso contributo alla salvezza al mondo.

Il grande pubblico viene informato e invitato a osservare le ferite ma anche le possibili soluzioni per ripristinare l’antico splendore oceanico, funzionale alla stabilizzazione del clima e al benessere del mondo intero, perché tutto è in relazione, ribadisce il lavoro del grande storico naturale di fama mondiale.

Si riflette sugli esiti di certo progresso ormai visibilmente nocivi, ma anche sulla nuova scienza capace di dare futuro nella vita del mare, che significa sempre vita oltre il mare.

Da una parte, lo studioso espone le grandi minacce per la salute degli oceani, dall’altra ci ricorda che agendo ora è possibile recuperare la vita marina su una scala senza precedenti. Anche perché gli oceani hanno un’incredibile resilienza e capacità di recupero, se protetti.

A humpback whale breaches. (Credit: Silverback Films and Open Planet Studios/Steve Benjamin)
A humpback whale breaches. (Credit: Silverback Films and Open Planet Studios/Steve Benjamin)

David Attenborough mostra la speranza per gli oceani

Di ferite e speranza, di abissi e raggi di luce, parla Il segreto dell’Oceano, ricordandoci che inevitabilmente si passa per il nostro lavoro, perché se è vero “gli oceani hanno il potere di proteggere” e “danno vita” (dice una delle testimonianze) è vero anche che tutto passa per il nostro comportamento.

Siamo in un tempo di grandi scoperte scientifiche che offrono la possibilità di studiare gli Oceani come mai si era fatto prima, e queste scoperte ci parlano dello straordinario strumento delle riserve marine.

“La mia vita ha coinciso con la grande era delle scoperte oceaniche – dice lo stesso Attenborough – negli ultimi cento anni, gli scienziati e gli esploratori hanno rivelato nuove specie straordinarie, migrazioni epiche ed ecosistemi complessi e sorprendenti. In questo documentario condividiamo queste meravigliose scoperte, scopriamo perché il nostro oceano è in condizioni di salute così precarie e, cosa forse più importante, mostriamo come può tornare a vivere”.

Nel finale, appare questa didascalia: “Il film è uscito nel 2025, a metà del decennio oceanico delle Nazioni Unite e ad oggi, quasi tutti i paesi si sono impegnati a proteggere completamente il 30% delle proprie acque entro il 2030. Ora, la responsabilità di garantire che ciò accada ricade su tutti noi”.

Leggiamo nel pressbook che gli educatori possono essere parte della soluzione, parlando de i segreti dell’oceano con David Attenborough nelle classi e ispirando i giovani, futuri custodi degli oceani. Nel corso di quest’anno, il National Geographic Pristine Seas metterà il film documentario a disposizione degli educatori di scuole, università, musei e biblioteche, e per conferenze ed eventi educativi e di beneficenza a scopo non commerciale. Per saperne di più, qui.

A compass jellyfish off the coast of Pembrokeshire, United Kingdom. (Credit: Olly Scholey)
A compass jellyfish off the coast of Pembrokeshire, United Kingdom. (Credit: Olly Scholey)

SHARE: