New Humanity ONG presenta il progetto M.E.D.I.T.erraNEW all’UNESCO
New Humanity ONG ha presentato il progetto M.E.D.I.T.erraNEW — cofinanziato dal Programma Erasmus Plus — alla Sezione Giovani dell’UNESCO a Parigi. La delegazione era composta da Ana Clara Giovani, Juan Camilo Poveda e Chantal Grevin per New Humanity ONG; Simona Geli per il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira; e Fabio Mazzeo per la Fundación Igino Giordani. Durante un incontro di un’ora con Aurélie Derigaud-Choquette, il team ha condiviso i risultati del progetto, ricevuto feedback e esplorato possibilità di collaborazione futura.
M.E.D.I.T.erraNEW è un’iniziativa internazionale dedicata all’educazione non formale e al rafforzamento dell’inclusione, del dialogo interculturale e della cittadinanza attiva tra i giovani, in particolare quelli con background migratorio. In una regione diversificata e storicamente connessa come il Mediterraneo, il progetto propone nuovi approcci educativi per promuovere convivenza, pluralismo e rispetto reciproco — valori che risuonano pienamente con la missione dell’UNESCO.
Nel corso della sua realizzazione, il progetto ha generato quattro principali risultati:
- Un modello educativo condiviso
→ Ha raggiunto 3.000 persone attraverso il suo quadro concettuale e il suo approccio. - Una comunità di pratica attiva
→ 600 educatori e manager formati
→ 54 educatori coinvolti direttamente attraverso scambi di job shadowing - Competenze organizzative rafforzate
→ 9 organizzazioni di 6 Paesi impegnate e consolidate nella collaborazione - Un toolkit pratico multilingue
→ Previsto per essere consultato da oltre 500 persone.

Il cuore del progetto è un toolkit multidisciplinare per educatori che operano in contesti multiculturali. Sviluppato in modo collaborativo dalle organizzazioni partner, riunisce moduli pedagogici, materiali formativi, buone pratiche e strumenti operativi per sostenere l’empowerment giovanile, la leadership e la partecipazione attiva. Riflette l’impegno condiviso dei partner nel fornire risorse concrete, basate sull’esperienza, che aiutino gli animatori giovanili a orientarsi e rafforzare l’apprendimento interculturale.
Questo risultato è nato da un processo graduale di apprendimento reciproco. I partner hanno mappato le rispettive pratiche educative, condiviso esperienze attraverso incontri di job shadowing e ricevuto formazione trasversale per allineare i metodi. Insieme hanno analizzato l’adattabilità e la replicabilità delle pratiche in diversi contesti, le hanno sperimentate sul campo e ne hanno valutato la generatività e l’impatto a lungo termine. Questo percorso iterativo ha permesso al toolkit di emergere come una risorsa solida, coerente e realmente collaborativa.
La presentazione finale all’UNESCO ha riaffermato l’impegno nel promuovere la collaborazione tra organizzazioni della società civile e istituzioni internazionali. Ha inoltre evidenziato opportunità per una cooperazione continua e per lo sviluppo di una rete mediterranea dedicata all’educazione inclusiva. Sebbene il progetto si concluda formalmente, lascia dietro di sé una comunità che crede nei giovani come attori fondamentali nella costruzione di un ecosistema educativo capace di trasformare relazioni e contesti.
Questo progetto è stato realizzato da: Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira (Italia); Azione Famiglie Nuove – AFN (Italia); Gen Rosso (Italia); Fonds Focolari Actions Solidarité – FFAS (Francia); Fundación Igino Giordani – FIG (Spagna); Udruga za ekonomiju zajedništva – UEZ (Croazia); Humanité Nouvelle (Libano); United World for Social Services (Egitto); e New Humanity International (Global, con sede a Roma).
