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Storie cercasi! EoF: la sfida di trasformare l’economia attraverso nuove narrazioni

 
1 Settembre 2023   |   Internazionale, Storie, The Economy of Francesco
 

The Economy of Francesco sta preparando il suo quarto evento globale e lancia l’invito a partecipare a un concorso che include molteplici espressioni narrative e artistiche. In questo processo di trasformazione dell’economia occorre infatti costruire nuovi capitali narrativi.

Pensiamo mai al fatto che gli esseri umani sono gli unici su questo pianeta in grado di raccontare storie? Per secoli, il racconto ha permesso alle varie culture di tramandare da una generazione all’altra la propria storia, i propri valori, le proprie tradizioni e la propria saggezza collettiva. Oggi la comunicazione si evolve, ma raccontare storie consente ancora di tramandare e mantenere viva una certa visione della realtà.

Le storie sono un mezzo potente per trasmettere idee, teorie e concetti complessi. Semplificano questioni delicate, rendendole più accessibili e comprensibili. Ciò è sempre più prezioso in un mondo in cui la comunicazione efficace è di vitale importanza.

C’è urgente bisogno di capitale narrativo, sociale e spirituale

Noi tutti siamo cercatori di senso. Ecco perché il primo capitale di ogni società è quello spirituale” affermava Papa Francesco a settembre 2022, durante l’evento che riuniva giovani imprenditori ed economisti, The Economy of Francesco, sottolineando che “il nostro mondo sta consumando velocemente questa forma essenziale di capitale accumulata nei secoli dalle religioni, dalle tradizioni sapienziali, dalla pietà popolare”. A partire da questa affermazione, è nato all’interno della community globale di The Economy of Francesco l’impegno a ricostruire quei capitali che plasmano e danno un vero senso all’economia.

Un tema spesso inesplorato e praticamente assente nei libri di economia, ma imprescindibile per dare una svolta alla narrazione economica che ci ha condotto in un mondo ancora caratterizzato dalle disuguaglianze, che pongono sfide diverse e molteplici nelle varie realtà e zone geografiche. L’economia ha bisogno di superare la crisi di senso e di essere rianimata nelle sue modalità e nei suoi concetti.

Ed ecco che torna l’idea di creare storie. Sul proprio sito web, il comitato organizzatore di The Economy of Francesco sottolinea che “il mondo dell’economia, dell’impresa, della finanza sono luoghi umani dove più forte è la sofferenza per la carestia di parole vive e vere, da un lato, e per la grande quantità di chiacchiere inutili, dall’altro: parole, frasi, espressioni troppo povere per dire bene le cose umane che accadono, slogan espressione di un pensiero unico che sta contribuendo alla perdita di biodiversità e generatività.”

Un concorso che coinvolge il cuore, la mente e le mani

Forte della convinzione che le storie possono far luce su tematiche importanti, mettere in discussione le norme e ispirare l’azione collettiva, The Economy of Francesco ha lanciato l’invito a partecipare al contest “Le storie che siamo”. Il concorso è rivolto ad appassionati d’arte, economisti, studenti, professionisti e a chiunque creda nel potenziale e nella forza di una nuova narrazione. È possibile presentare lavori nelle seguenti categorie: podcast, canzone, video, poesia, racconto breve, lettera, diario, arte visiva.

Il concorso intende valorizzare l’impatto trasformativo della musica, del silenzio, del linguaggio e dell’espressione artistica, e incoraggiare l’emergere di nuove e ispiranti narrazioni. I lavori selezionati saranno presentati durante il Global Gathering del prossimo ottobre e riceveranno un premio simbolico.

Il tema è libero e può essere ispirato alle sfide e alle speranze del nostro tempo, in linea con i temi affrontati da The Economy of Francesco. I lavori possono essere presentati in qualsiasi lingua e devono pervenire entro il 10 settembre all’indirizzo email application@francescoeconomy.org. Per domande e informazioni, inviare una mail a staff@francescoeconomy.org.

Per rimanere aggiornati sul concorso e sull’evento, è possibile consultare il sito www.francescoeconomy.org


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