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Aggiornamenti dalla campagna “A Vaccine for All”

Continua la raccolta fondi per la campagna “A Vaccine for All” con l’impegno a promuovere l’internazionalizzazione dei vaccini e la cura come un diritto fondamentale di tutti. Mentre in Amazzonia si sta uscendo faticosamente dal periodo delle grandi piogge che ha causato una delle inondazioni più gravi degli ultimi 30 anni, in Italia, alcuni rappresentanti il partenariato di movimenti, organizzazioni sanitarie e centri di ricerca nel mondo che promuovono la campagna hanno incontrato il Ministro della Salute italiano, Roberto Speranza.

«Il progetto è appena partito puntando sulla prevenzione, aspetto fondamentale perché le popolazioni coinvolte sono spesso isolate, a causa delle inondazioni, e non prioritarie nelle campagne sanitarie. Da qui, la scelta di operare proprio ad Óbidos, in Pará (Amazzonia brasiliana» ci spiega Stefano Comazzi, presidente di AMU (Azione per un Mondo Unito Onlus) la onlus che co-promuove la campagna “A Vaccine for All” e si occupa della gestione del progetto insieme alla controparte locale “Associação Lar São Francisco de Assis na Providencia de Deus” (Associazione e Fraternità San Francesco d’Assisi nella Provvidenza di Dio). Edson Galego, portavoce dell’associação nella città porto di Óbidos, lungo il Rio delle Amazzoni, ci racconta al telefono che la regione ha subito nei mesi scorsi una delle inondazioni più grandi degli ultimi 30 anni: «Le case sono ancora sottacqua. Soprattutto le persone che vivono lungo il fiume hanno dovuto abbandonarle e si sono rifugiate in città da parenti e amici. Con questa situazione, tutte le difese di protezione dal Covid-19 sono saltate…». Non tutto il male vien per nuocere, potremmo dire, perché questo ha spinto il Governo ad accelerare le vaccinazioni delle persone nella regione, per evitare un aggravamento dell’epidemia. Questo, anche grazie al lavoro di sensibilizzazione fatto dai promotori di “A vaccine for all”, presso il governo locale e il servizio sanitario. Ora, quello che serve davvero, è un supporto per la prevenzione e le cure post-Covid.

Per questo, il contributo di tutti per la campagna “A Vaccine for all” è quanto mai urgente.

«La raccolta – continua Comazzi – ha raggiunto già 15 mila euro, grazie al sostegno di tanti donatori. Questo ci fa ben sperare per il proseguimento, e magari l’ampliamento, della fase relativa alla distribuzione delle confezioni per la prevenzione e all’assistenza alle famiglie più vulnerabili».

Frattanto, sul fronte politico, in Italia, una rappresentanza della rete internazionale di oltre 40 organizzazioni di diversi Paesi, di varie culture e religioni che promuovono la campagna è stata ricevuta dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

La delegazione era composta da Mario Bruno, Presidente del MPPU (Movimento Politico per l’Unità), da Yassine Lafram, Presidente dell’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche in Italia), e da Leonardo Becchetti, membro del Comitato esecutivo RETINOPERA, che hanno illustrato al Ministro l’iniziativa e, in particolare, il percorso “#daretocare, Cittadinanza attiva e politica per l’unità” sviluppato nel periodo 2020-2021 insieme ai giovani di diversi Paesi, da cui è nata l’esigenza della campagna “Un vaccino per tutti”.

«L’internazionalismo dei vaccini è una priorità che abbiamo voluto specificare nella campagna mondiale – ha proseguito Bruno – che chiede ai governi non solo la sospensione dei brevetti e il coinvolgimento nella responsabilità sociale delle case farmaceutiche produttrici dei vaccini ma anche il trasferimento di conoscenze, il “know-how”, ai Paesi meno sviluppati, perché si possa arrivare al più presto all’obiettivo del vaccino per tutti».

Il Ministro Speranza ha ribadito alla delegazione la massima attenzione su questi temi e ha evidenziato l’importanza di accompagnare le decisioni dei governi con iniziative che partano dalla base: «Gli Stati stanno convergendo verso la direzione auspicata anche da questa campagna, come è emerso recentemente nell’incontro dei Ministri della Salute nell’ambito del G7 e da quello con i ministri europei. Anche se rimane complessa la procedura di trasferimento delle conoscenze specialistiche per poter produrre i vaccini anche nei Paesi più fragili, è importante accompagnare l’azione politica dei governi con una iniziativa popolare che parta dalla base e punti a una diffusione globale». Da qui l’incoraggiamento del Ministro ai promotori della campagna e l’impegno a ricercare insieme dei momenti di confronto nell’ambito degli incontri collaterali del G20, che avrà il suo culmine a Roma il 30 e 31 ottobre.

Al Ministro Speranza è stato illustrato anche il progetto “Prevenzione, vaccino e cura per i ribeirinhos dell’Amazzonia“, che prevede la raccolta di donazioni per garantire il diritto alla salute e ai vaccini anche per le zone del mondo abitate da milioni di persone “invisibili” e dimenticate. Le donazioni saranno raccolte attraverso il sito internet www.avaccineforall.org/dona/


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