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Living Peace: l’arte per la pace

Un progetto educativo e artistico promuove la pace in oltre 1700 scuole in tutto il mondo. Living Peace punta sull’arte e sulla fraternità come strumenti di trasformazione sociale.
“Crediamo nella necessità di un’affermazione della cultura della pace – c’è scritto sull’Home page del sito del Progetto Living Peace – l’unica che possa rispettare e rispondere alle domande più vere e profonde di tutti e di ciascuno, nell’impervio cammino verso la fraternità universale”.
La fraternità universale è l’obiettivo del Progetto Living Peace International, nato nel 2012 con lo scopo di promuovere una cultura di pace, fraternità e solidarietà. È un percorso di educazione alla pace basato sul lancio del “dado della pace” (sulle cui facce non ci sono numeri, ma frasi che aiutano a costruire rapporti di pace tra tutti) e sul “Time out” che prevede, alle 12 di ogni giorno, un momento di silenzio, di riflessione o preghiera per la pace.
Il Living Peace punta a rafforzare le collaborazioni con tante altre persone nel mondo, per la costruzione di una “rete” di pace. Sono oltre 80, ad oggi, le organizzazioni internazionali in sinergia col progetto; più di 1700 le scuole e i gruppi che vi aderiscono e oltre 1 milione i bambini, i giovani e gli adulti raggiunti dalle iniziative di Living Peace nei 5 continenti.
Il progetto Living Peace utilizza attività educative e artistiche per promuovere la pace e l’impegno sociale e considera l’arte come strumento di trasformazione. L’arte è uno dei suoi elementi centrali.

Living Peace e il Mandala della Pace
L’arte può trasformare la realtà e ispirare il cambiamento. Può creare impatto sociale e promuovere il bene. Possono bastare piccoli gesti, se compiuti con intenzione, per innescare grandi trasformazioni attraverso l’arte.
Lo sa bene il Living Peace, che sperimenta il potere dell’arte attraverso l’esempio del Mandala of Peace: il Mandala della pace da donare ad ospedali pediatrici, orfanotrofi, case di cura, centri per anziani. A bambini, giovani e adulti di scuole, associazioni e gruppi, con lo scopo di trasmettere serenità e messaggi di pace.
È stato dimostrato che dipingere mandala fa bene: allevia l’ansia e la preoccupazione, aiuta a manifestare sentimenti ed emozioni, stimola il pensiero creativo e la risoluzione dei conflitti, contribuisce a migliorare il lavoro in gruppo e le relazioni interpersonali, superando le differenze e creando possibilità d’incontro
Le esperienze nate dalla relazione tra Living Peace e AFR.E.S.H
Tra le collaborazioni del Progetto Living Peace International, c’è quella con AFR.E.S.H.: un’iniziativa cofinanziata dall’Unione Europea, il cui obiettivo è ridefinire le relazioni tra Europa e Africa in un’ottica orizzontale, alla pari, senza alcun soggetto dominante, e non più verticale, com’era secondo il quadro storico coloniale.
Per AFR.E.S.H è necessario che Europa e Africa collaborino per affrontare le sfide globali del presente e del futuro: migrazioni, cambiamenti climatici, disuguaglianze, conflitti. Da qui, una grande attenzione al concetto di scambio e alla collaborazione culturale tra i due continenti.
Tra le esperienze nate in Africa dal rapporto tra AFR.E.S.H e Living Peace, ne segnaliamo un paio molto interessanti: la prima è nata da un’iniziativa di Ricardo Mba F.Mu’Dzokou, che vive in Belgio ed è membro di NHouvelle, ma è originario di Douala, una città del Camerun Sud Occidentale. Ispirato dall’esperienza di formazione e scambio di AFR.E.S.H. (conosciuta durante la Summer School on line del 2023) e dalle attività educative di Living Peace e Up2Me, ha coinvolto alcuni leader comunitari in una regione molto povera del Camerun e ha promosso sessioni di formazione. Insieme hanno deciso di fondare “AFR.E.S.H Camerun”
La seconda esperienza è quella di Ernestine, una pedagoga della Repubblica Democratica del Congo, che, ispirata dalle attività di AFR.E.S.H., visita le scuole per implementare attività basate sull’approccio Living Peace.
Gli eventi recenti di Living Peace
Tra gli eventi più recenti che vedono coinvolto il progetto Living Peace International, appena svoltisi o prossimi ad essere realizzati, ricordiamo il Peace Got Talent: l’evento artistico annuale con musica e danza attraverso il quale i ragazzi di diversi paesi del mondo esprimono il loro impegno a prendersi cura del Pianeta e delle persone.
C’è appena stato, inoltre, il Congresso dei Giovani Leader e degli Ambasciatori di Pace. Si è svolto dal 25 al 27 aprile in Portogallo, grazie alla collaborazione tra Living Peace, AMU e Juventude Nova, con il supporto logistico di MilONGa. Si tratta di un evento all’insegna dello scambio e della condivisione, con storie, progetti e visioni che raccontano come l’impegno locale possa generare cambiamento globale.
In Costa d’Avorio si stanno organizzando una marcia per la Pace coinvolgendo le autorità locali.
Il lavoro creativo, l’impegno costante del Progetto Living Peace International, sono pienamente votati ai valori della pace, della fratellanza tra i popoli, della regola d’oro e del mondo unito. È importante, allora, per United World Project, segnalare il prezioso lavoro di Living Peace proprio nei giorni della United World Week 2025.
