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Run4unity 2023: relazioni di pace e iniziative ecologiche

 
27 Giugno 2023   |   Internazionale, Run4Unity, Teens4Unity
 

Run4unity 2023 è la genialità di una corsa che è iniziata il 7 maggio ma dura per tutto l’anno.

È passato poco più di un mese ma l’entusiasmo non si placa. Si continua a “correre” nel mondo, dopo Run4unity: diversi i modi, diversi i tempi, ma l’esperienza vissuta lo scorso 7 Maggio sta dando ritmo alla vita delle comunità che nel mondo si sono impegnate in prima linea per questo appuntamento, composte principalmente da ragazzi e giovani, ma non solo.

Sì lo so, sto facendo un po’ di confusione, ma adesso vado con ordine.

“Tempo di correre tutti insieme”, è uno degli slogan che ha accompagnato quest’anno la corsa per la pace e la solidarietà climatica “Run4unity”, un’iniziativa a suo modo geniale, perché è concepita da ragazzi, giovani, comunità, che corrono alla stessa ora secondo i diversi fusi orari, creando una sorta di staffetta globale: dalle Isole Fiji al Canada, c’è stato veramente un mondo  che si è messo in cammino il 7 maggio, giorno scelto perché a chiusura della Settimana Mondo Unito. La cosa interessante non è soltanto questa mondialità che dà all’evento un certo appeal, ma è anche il significato che viene dato a una corsa concepita in questo modo: testimoniare, insieme, che l’opzione della fraternità è sempre possibile, che sono in tanti nel mondo a crederci, che valori come pace, solidarietà, fratellanza appunto, sono valori concreti, profetici, per i quali vale la pena spendere e “correre” nella vita, perché la quotidianità che poi prende forma tra un evento e l’altro, mostra che questa relazionalità rende la vita migliore, aiuta a superare difficoltà, trasforma in modo creativo un possibile conflitto, a qualsiasi livello, in un’opportunità di dialogo e così via.

Lo testimoniano le storie e i numeri dell’edizione di quest’anno: partiamo da quest’ultimi: Run4Unity 2023 ha coinvolto 5 Continenti, 63 Paesi del mondo, 181 eventi con migliaia di partecipanti, più di 7194 i chilometri percorsi, 12.445 minuti di esercizio fisico, 2676 alberi piantati… e i numeri sono ancora in aggiornamento.

Alberi piantati? Sì perché quest’anno la corsa, in ogni gruppo, ha assunto un significato ecologico: una sensibilizzazione verso una conversione delle nostre comunità per una cura dell’ambiente e delle persone, coscienti che dove c’è cura, c’è pace; tant’è che Run4Unity, dove è stato possibile, si è tenuta in luoghi simboli della pace, al confine tra Paesi o comunità in conflitto, o in posti ecologicamente significativi, con il sostegno del piattaforma di iniziative Laudato Sì e del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale.

I partecipanti hanno dunque cercato micro sponsors per trasformare i chilometri corsi in alberi piantati, in collaborazione con Organizzazioni locali e internazionali, anche per prendersene cura nel corso del tempo.

E le storie sono le più diverse, una più bella dell’altra: se andiamo in Giappone, ad esempio, Run4unity è stata organizzata per la prima volta insieme a Hibakusha Community Center, Organizzazione che raccoglie i sopravvissuti alla bomba atomica di Nagasaki, che oggi promuovono attività per la pace. Le campane al Peace Park sono suonate alle 11:02, l’ora in cui venne sganciata la bomba atomica nel 1945, invitando i turisti che si trovavano lì in quel momento a suonarla con i presenti. È iniziata così la corsa, scoprendo alcune delle statue della pace donate da vari Paesi, percorrendo diversi chilometri, ma trovando anche un momento per ascoltare le testimonianze dei sopravvissuti.

Se poi andiamo in India, incontriamo Adiba Ali, 18 anni, musulmana da New Delhi che racconta: «Quest’anno l’evento Run4Unity è stato organizzato in collaborazione con Teens4Unity e PRATYeK (una ONG per i bambini). Eravamo circa 50 partecipanti. Ho camminato per quasi 5 km per raccogliere fondi per piantare alberi. Con i fondi raccolti potremo piantare circa 60 alberi, cosa molto importante per me e per la mia comunità, perché viviamo su questo pianeta e abbiamo dei doveri e delle responsabilità da assolvere nei confronti della terra e della natura. Questo pianeta ci sta dando così tanto e anche noi dobbiamo fare qualcosa in cambio per questo pianeta, per la nostra madre Terra».

In Brasile, a Belo Horizonte, i ragazzi e le comunità raccontano di come Run4unity sia stata l’occasione per incontrare COMUPRA – il Consiglio Comunitario Unito per Ribeiro de Abreu – e il suo progetto “Che l’Onça beva acqua pulita”, il cui obiettivo è la completa pulizia delle acque del Ribeirão do Onça. Nuotare, pescare e giocare nell’Onça entro il 2025 è l’obiettivo. A tal fine, insieme ad altre associazioni, i ragazzi hanno lavorato riuscendo a trasferire 830 famiglie dalle rive del fiume, zona di continue inondazioni, in aree sicure, chiedendo un adeguato trattamento delle acque reflue dell’intero bacino del torrente, per realizzare poi progetti per orti comunitari, corsi e una biblioteca comunitaria. Correre, a Belo Horizonte, è servito quindi per sensibilizzare tutti su questi temi e sulle necessità dei più fragili.

E si potrebbe continuare, perché chi corre Run4unity, non corre soltanto un giorno, ma rimane in cammino un anno intero!


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